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·4 maggio 2025
Tanti errori e un pari che serve a poco a entrambe: 2-2 fra Catanzaro e Samp, blucerchiati ora da soli al terzultimo posto

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·4 maggio 2025
Catanzaro e Sampdoria si affrontano al “Ceravolo”, in un match valido per il 37° turno del campionato di Serie B 2024-2025.
Momento quantomai complicato per i giallorossi, reduci dal pesante KO contro la Juve Stabia di giovedì: dopo lo storico 4-0 rifilato al Cosenza lo scorso 16 marzo, gli uomini di Fabio Caserta non hanno più vinto nelle successive cinque uscite, raccogliendo appena 2 punti e non segnando mai per primi rispetto agli avversari. L’ultimo impegno interno della regular season, dunque, per ritrovare i tre punti e la brillantezza da settimane perduta, oltre che per blindare definitivamente il discorso playoff.
Situazione ancor più complessa per i blucerchiati, sempre più invischiati nella rovente lotta per non retrocedere. Per Alberico Evani 4 punti nelle prime tre uscite sulla panchina del Doria che non sono però finora bastati a mettere al sicuro la compagine ligure , terzultima a quota 36 al pari della Salernitana. Non c’è più tempo…
Riecco Brighenti da braccetto destro dopo la squalifica di Castellammare, mentre da centrale viene confermato Antonini che dà respiro a uno Scognamillo apparso in grandissimo affanno nelle ultime settimane. Tornano Situm e Petriccione dal 1′ al pari di Biasci, il quale vince il ballottaggio con Pittarello per il posto al fianco di capitan Iemmello in attacco.
Tra le file ospiti, invece, Riccio sostituisce Ferrari in difesa al fianco di Curto e Altare. Venuti passa a sinistra per rimpiazzare l’indisponibile Beruatto, mentre a destra Depaoli stringe i denti e parte titolare nonostante i problemi alla caviglia accusati ieri a margine della rifinitura. Conferme per Vieira e Yepes in mediana, mentre la vera novità è rappresentata da Borini, il quale torna in campo da titolare dopo mesi da vero e proprio separato in casa, affiancando Sibilli a supporto dell’unica punta Coda. Parte fuori, dunque, Niang.
Al 7′ guizzo clamoroso di Venuti, impiegato oggi a sinistra per via dell’indisponibilità di Beruatto: ruleta a centrocampo, percussione palla al piede e destro a giro che si spegne non di molto sopra la traversa.
Dopo venti minuti abbondanti di nulla cosmico, l’ennesimo errore tecnico dei padroni di casa porta al vantaggio blucerchiato: al 23′ pallone sanguinoso perso da Pompetti sulla trequarti, Vieira pesca l’inserimento di Depaoli che, di testa, batte Pigliacelli sul secondo palo dopo aver anticipato Antonini.
I calabresi provano a reagire al 27′: schema da calcio di punizione che porta Pontisso al cross, quest’ultimo pesca sul secondo palo Antonini il cui colpo di testa si spegne però sull’esterno della rete.
Poco dopo altro colpo di testa, questa volta di Brighenti, su calcio di punizione battuto da Pompetti: cross pizzicato di testa dal difensore veneto, il quale non riesce però a dare angolo facendo facilmente terminare la sfera fra le mani di Cragno.
Al 32′ grande imbucata di Petriccione per Iemmello che sfila via ad Altare (forse in fuorigioco, non ravvisato però dall’assistente del Sig. Ayroldi), mettendoci però troppo nel servire Biasci da solo nel cuore dell’area di rigore e favorendo il decisivo rientro di Curto.
Al 39′ pallone ottimamente lavorato da Biasci che apparecchia al limite, seppur da posizione leggermente defilata, per Pompetti: il mancino del centrocampista abruzzese non prende però il giro giusto e si spegne alto.
Al 44′ gran conclusione dal limite di Situm che raccoglie un cross fuori misura da parte di Quagliata: pallone forse diretto sotto la traversa, decisivo Curto ad alzare in corner.
Sulla battuta dello stesso, pareggio del Catanzaro: cross di Pompetti, pallone che sbatte addosso a Riccio e diventa un assist per Brighenti che, a tu per tu con Cragno, deve solo spingerla dentro. Vibranti proteste ospiti per una spinta di Iemmello su Altare che impedisce a quest’ultimo di saltare, facendolo finire a terra. Per il Sig. Ayroldi non c’è nulla, così come il VAR decide di non modificare la decisione di campo.
Nessun cambio al via della ripresa: si riparte con gli stessi ventidue della prima frazione.
Al 47′ subito Catanzaro in vantaggio: lancio di Brighenti dalle retrovie, Altare si addormenta e permette a Biasci di controllare (alla grande) un pallone e battere Cragno con una precisa conclusione di destro.
Al 50′ subito il pareggio ospite: disastro di Petriccione in prima costruzione, il quale si fa soffiare il pallone da Yepes, abile a servire il liberissimo Coda in area che, a sua volta, segna a porta vuota. Goal numero 135 in Serie B per l’Hispanico, da oggi miglior marcatore all time fra i cadetti al pari di Stefan Schwoch.
Doppio cambio per i padroni di casa al 57′: fuori Pontisso e Situm, dentro Ilie e Compagnon. Risponde subito la Sampdoria con Niang e Bereszynski per Borini e Venuti.
Al 63′ grandissimo uno-due fra Iemmello e Ilie che porta il talento rumeno quasi a tu per tu con Cragno: inspiegabile la scelta del classe 2003 che prova a trovare di nuovo Re Pietro invece di calciare in porta.
Praticamente sul ribaltamento di fronte, Pompetti controlla malissimo un pallone facendoselo soffiare da Coda e trovandosi costretto a stenderlo: già ammonito tre minuti prima per non aver rispetto la distanza su una punizione calciata da Niang, il centrocampista giallorosso viene conseguentemente espulso. Catanzaro in dieci!
Al 77′ proteste Samp che chiede un calcio di rigore: abbraccio di Bonini su Niang che sembrava aver preso posizione con il corpo rispetto all’avversario su un cross proveniente dalla sinistra, per Ayroldi e il VAR Piccinini non c’è nulla.
Gli ospiti, forti dell’uomo in più, tentano un timido forcing finale senza però riuscire davvero a impensierire Pigliacelli. E, in pieno recupero, a rendersi pericolosi sono invece i padroni di casa: prima con un tiro dal limite di Pittarello ribattuto in maniera sfortunata da Compagnon, poi con un contropiede non sfruttato da Iemmello proprio su assist dell’ala di proprietà della Juventus.
2-2 quindi il finale al “Ceravolo” e un punto a testa che serve ben poco a entrambe le compagini. Soprattutto a quella ospite, ora terzultima in solitaria e virtualmente retrocessa a due giornate dal termine a fronte del successo della Salernitana contro il Mantova.
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