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·28 maggio 2025

Su Sky tornano le Nazionali: acquistati i diritti per le qualificazioni Mondiali

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In attesa che si concluda la stagione dei club con le finali di Conference e Champions League, le Nazionali hanno diramato le proprie convocazioni per le sfide in programma, che per le selezioni europee significa o le Final Four di Nations League o le qualificazioni ai prossimi Mondiali.

Entrambe le competizioni saranno visibili su Sky Sport, come confermato da Marzio Perrelli, Executive Vice President di Sky Italia, a Il Corriere della Sera: «Abbiamo acquisito 200 partite delle qualificazioni e le finali di Nations League. I diritti della Coppa del Mondo non sono ancora in vendita nel nostro Paese; date le passate esperienze, si aspetta di vedere se l’Italia si qualifica».


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«Negli ultimi anni siamo il soggetto che ha investito di più nello sport in Italia – commenta Perrelli –. Siamo diventati un punto di riferimento per tifosi, presidenti, atleti e addetti ai lavori. Quello che mandiamo in onda cresce di valore; l’obiettivo è continuare a offrire qualità e quantità. È difficile, impegnativo, ma è una sfida. Il nostro è un ecosistema con 11 canali dedicati, oltre ai social, l’offerta Sky Sport Insider sul nostro sito e lo streaming che facciamo da quasi vent’anni. L’abbonato sceglie il modo migliore per unirsi a noi: lasciamo libertà totale. Lo scambio è continuo; misuriamo tutto attraverso gli ascolti, le analisi sui social e sappiamo quali sono i nostri vantaggi rispetto ad altri. Investimenti in tecnologia, nella parte giornalistica e nei talent. Il rapporto con le federazioni e le leghe. Chi ci segue lo percepisce. È un vantaggio per tutti».

Sul tennis invece: «Investiamo dal 2003, quando si faticava a trovare un italiano nei primi 50. Oggi le partite di Sinner, a livello di ascolti, vengono seguite come quelle di calcio. La Federazione sta facendo un lavoro fantastico; è anche un broadcaster con cui abbiamo fatto uno scambio di contenuti, e sono anche azionisti di Atp Media. Tensioni con la Federtennis? L’anno scorso avevano un canale che non copriva tornei tutto l’anno, ma solo due: la Coppa Davis e la Billie Jean King Cup. Abbiamo fatto un accordo con loro per tutto il tennis femminile, con 49 settimane di incontri. In cambio, trasmettiamo anche noi lo Us Open: il rapporto c’è. Sinner? È un campione con un’immagine incredibile, gestito in modo eccezionale. Sia dentro che fuori dal campo: al rientro dopo tre mesi è subito competitivo. È l’obiettivo per tutte le aziende che vogliono investire nello sport».

La prima stagione del nuovo format della Champions League: «Ottimi ascolti, il format piace di più. Prima seguivi solo quattro squadre, quelle italiane. Ora, con questa classifica che si muove ogni settimana, sei obbligato a controllare tutto quello che succede ogni giornata. È come un campionato europeo. La frammentazione è nella logica delle pay tv. Chi investe soldi vuole un palinsesto più ricco possibile, ma anche chi vende i diritti lo chiede. Le pay tv sono la linfa dello sport in tutto il mondo».

Una battuta sulla Formula 1 e la MotoGp: «Le moto sono parte integrante del pilastro dei motori. Basta andare in un circuito: il gruppo di lavoro di Sky sembra un team di motociclismo. È uno degli esempi in cui aggiungiamo più valore al contenuto. Ci interessano ancora e stiamo discutendo il rinnovo dei diritti».

Infine un commento su pirateria e diritti televisivi: «Si tratta di un fatto culturale da combattere: essere più furbi degli altri non premia. Ma questo governo e la Guardia di Finanza stanno facendo un bel lavoro: oltre 2.300 persone sono state multate per la prima volta. Deve essere anche uno sforzo collettivo: l’unica squadra che ha trovato spazio sulla maglia per scrivere “Stop alla pirateria” è il Monopoli, in Serie C. Il problema è solito: da noi le infrastrutture sono carenti. Se guardi la Bundesliga, il livello tecnico è più basso ma gli stadi sono nuovi e pieni. Se stai sul divano e accendi una partita con le tribune semideserte, ti chiedi: “Perché dovrei guardare questo match?”».

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