Calcionews24
·18 novembre 2024
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Gabriel Strefezza è stato fino a questo momento l’uomo in più per il Como di Fabregas: sempre titolare e con due reti importanti come quella al Maradona e nella vittoria contro l’Atalanta. Di seguito le sue parole a la Gazzetta dello Sport.
NUMERO 7 – «Quest’anno si è liberato e mi ci sono fiondato sopra. È ilnumero che amo e che mi fa stare bene. Ho indossato anche tanto il 27, sempre con il 7 di mezzo. Quello del mio idolo Cristiano Ronaldo, quello di Vinicius Jr, altro campione. E come me brasiliano».
SI SENTE LA STELLA DELLA SQUADRA – «Siamo tutti importanti. Io, Nico Paz, Cutrone, siamo tutti sulla stessa barca e dobbiamo remare insieme agli altri per portare il Como nelle acque tranquille della salvezza. E magari anche più in alto».
MATURITA’ – «L’inizio non è stato facile. Ho conosciuto quella che poi sarebbe diventata mia moglie a 15 anni, ho avuto la prima figlia appena maggiorenne e poi subito, quando lei aveva cinque mesi, ho lasciato il Brasile per venire in Italia. Da solo. Giocavo nella Primavera della Spal, non conoscevo la lingua, la cultura, nulla. Un’esperienza dura ma che mi ha fatto crescere tanto».
PUNTO FERMO PER FABREGAS – «Ripeto, nel Como ci sono tantissimi giocatori di alto livello. Anche quelli che entrano a partita in corso danno sempre una grande mano».
RAPPORTO CON IL TECNICO – «È una grandissima persona e un allenatore fantastico. È molto intelligente, capisce le partite in pochi secondi e riesce subito ad adattarsi alle situazioni. Possiamo giocare in tanti modi e con tanti moduli. In settimana proviamo tante cose diverse. Ha notevoli margini di crescita perché ascolta tantissimo. Di me credo apprezzi la cattiveria che metto in campo e la mia disponibilità. Quando mi chiede una cosa in partita di solito non lo deludo».
GOL A NAPOLI E ATALANTA – «Al Maradona abbiamo giocato veramente bene, poche squadre ci riescono. A Bergamo addirittura abbiamo vinto. Siamo soddisfatti del nostro campionato anche se non abbiamo raccolto quanto meritavamo».
CLASSIFICA – «Come ha detto il mister dopo il Genoa, “il calcio in questo momento non è giusto con noi”. A parte forse l’esordio con la Juve e la trasferta a Empoli, la prestazione c’è sempre stata. Come l’ultima in casa del Genoa, dove abbiamo avuto tante occasioni per fare gol. Loro una e l’hanno messa dentro. Stiamo lavorando tanto su questo e penso che a breve i punti arriveranno. Un calo ci può stare al primo anno in Serie A dopo così tanto tempo. Ci sono molti giocatori nuovi, anche stranieri. L’importante è rimanere sereni e concentrati, lavorare bene tutti i giorni e quando arriva la partita mettere in campo quello che proviamo in settimana».
LA LOTTA SALVEZZA SARA’ SERRATA – «Sì, è un bellissimo campionato, in coda e in testa. Bisognerà battagliare su ogni campo e per restare in A dobbiamo stare bene mentalmente e andare tutti nella stessa direzione».
RUOLO E MODULO PREFERITO – «Esterno destro che sia nel 4-3-3, nel 4-2-3-1 o nel 4-4-2, tutti moduli adatti alle mie caratteristiche. Ma mi metto a disposizione. Anche in partita in corso se serve andare a sinistra o sulla trequarti. Perfino terzino se è per il bene della squadra».
FIORENTINA – «Sarà dura ma sono fiducioso. Durante la pausa abbiamo lavorato tanto e bene. È l’occasione giusta per ritornare ad assaporare il gusto della vittoria».