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·20 novembre 2019

Stoichkov e Luis Suárez conquistano la Segunda

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Stoichkov e Luis Suárez nella stessa frase. Potrebbe sembrare un tuffo nel passato (e presente) per raccontare le gesta dei vecchi campioni del Barça. Non è così. Stoichkov e Luis Suárez non hanno parenti illustri, ma dominano nella nuova LigaSmartbank, la Segunda spagnola. Con le maglie di Alcorcón e Real Saragozza sono tra i più in forma del campionato e hanno cognomi che risaltano tra gli altri.

Lo Stoichkov di San Roque


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Non è il figlio del famoso Hristo. Il vero nome della seconda punta dell’Alcorcón nata in provincia di Cadice è Juan Diego Molina Martínez. Solo la madre e la fidanzata però lo chiamano Diego, per tutti gli altri è da sempre Stoichkov. La motivazione? Un padre ossessionato dal Barça e particolarmente legato al calciatore bulgaro. A quell’epoca” – racconta Diego in un’intervista a Marca – “lui aveva un bar a Barcellona e un giorno, Hristo Stoichkov andò a fare colazione lì e gli piacque molto. Mio padre, inoltre, era un suo grande tifoso e quando lo conobbe come persona, gli promise che avrebbe chiamato suo figlio Stoichkov.”

Diego da piccolo era giunto a credere che Stoichkov fosse il suo vero cognome e ormai non ne se ne può più separare. Ci aveva provato l’Espanyol a convincerlo a giocare con il nome Diego, salvo poi scaricarlo nelle serie minori. Tornato alla ribalta grazie a due anni prolifici in Segunda B con la Real Balompédica Linense, ha compiuto il salto di qualità passando al Mallorca l’estate precedente. Ha contribuito alla promozione della squadra in Liga, nonostante le poche presenze collezionate.

Ora, incanta in prestito all’Alcorcón, con cui ha già segnato 8 reti e fornito 2 assist da trequartista. Il nome che porta sulle spalle lo aiuta ad essere sotto la luce dei riflettori, ma sta meritando sul campo l’attenzione di diversi club. Gli alfareros sono già pazzi di lui, anche se essendo di proprietà del Mallorca probabilmente rimarrà solo una stagione. Se continuerà su questi livelli gli si spalancheranno le porte della Primera Division, un sogno che “Stoichkov jr.” non avrebbe mai pensato si potesse realizzare a 26 anni.

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La storia del Luis Suárez colombiano è senza dubbio meno particolare di quella di Stoichkov. In questo caso infatti si tratta di semplice omonimia. Il nome completo del ragazzo classe 1997 nato a Santa Marta è Luis Javier Suárez Charris. La Spagna è il suo paese adottivo, ha acquisito il passaporto e può ancora scegliere con quale nazionale giocare in futuro.

Il suo passato è però legato anche all’Italia e all’Inghilterra. Giunto nel nostro paese per un provino con la Sampdoria, nel 2016 a prelevarlo sono i Pozzo e il ragazzo passa da Granada per poi approdare al Watford U23 dove però non trova spazio. Si mette in luce prima in Segunda B con la maglia del Valladolid B e lo scorso anno in Segunda con quella del Gimnastic. Il Saragozza lo preleva in prestito a inizio stagione scoprendo qualche mese dopo di aver puntato sull’attaccante giusto. Mai nessuno aveva fatto così bene al primo anno a Saragozza dai tempi di Diego Milito (2007). Nelle prime 15 di campionato ha già siglato 9 reti e fornito 2 assist ai compagni, la metà di quelle segnate dalla sua squadra (21). In classifica marcatori è dietro soltanto al più esperto Stuani (10 gol).

Porta nome e cognome di due leggende del calcio, la prima spagnola e la seconda uruguaiana. Per ruolo e fisico dovrà assomigliare di più al Suarez contemporaneo con il fine di approdare in Liga. Il prossimo due dicembre compirà 22 anni e anche se difficilmente raggiungerà il livello dei campioni citati sopra, la Colombia spera di aver trovato il proprio Luis Suárez.

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