Calcio e Finanza
·25 agosto 2024
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Amanda Staveley è da poco uscita dall’azionariato del Newcastle, controllato dal fondo governativo dell’Arabia Saudita PIF, ma non ha nessuna intenzione di rimanere lontana dalla Premier League.
Infatti, come riporta il quotidiano britannico The Sun, la donna d’affari sarebbe interessata a entrare con una quota di minoranza nel Tottenham. Ma non lo farebbe da sola, visto che le indiscrezioni parlano anche di un gruppo di investitori del Medio Oriente al suo fianco.
Si ripeterebbe quindi anche per il Tottenham lo stesso schema andato in scena nel 2021 per il Newcastle. Staveley e il marito, Mehrad Ghodoussi, sarebbero gli intermediari, con relativi interessi anche azionari, di un cambio di proprietà. Allora i due coniugi ottennero il 6% del Newcastle quando PIF concluse l’affare con Mike Ashley per un totale di 360 milioni di euro. Percentuale che lo scorso luglio, Staveley e consorte hanno ceduto proprio al fondo saudita.
A differenza però di quanto successo con il Newcastle, il consorzio messo insieme da Staveley dovrebbe entrare nel Tottenham con una quota di minoranza, anche se non viene esclusa a priori che questa strategia non abbia come finalità l’acquisizione della maggioranza in un futuro prossimo. Gli Spurs, attualmente, vengono valutati da Forbes 2,8 miliardi.
I primi rumors parlano di un interesse per il 25% del club del nord di Londra. Dando per buono il valore fatto dalla rivista statunitense, l’operazione dovrebbe quindi aggirarsi intorno ai 715 milioni di euro, con Staveley che avrebbe già raccolto 590 milioni attraverso il suo fondo d’investimento PCP Capital Partners.
Il Tottenham è stato acquistato da ENIC Group (English National Investment Company) nel 2001, con il trust familiare di Joe Lewis che è diventato il nuovo proprietario di maggioranza del club. Nel 2023, Lewis è stato rimosso come «persona con un controllo significativo del club a seguito di una ristrutturazione del Lewis Family Trust». Questo è avvenuto dopo che Lewis è stato accusato di 19 capi di imputazione per insider trading, accuse alle quali ha dichiarato di essere colpevole quest’anno in un tribunale statunitense.
Lewis aveva precedentemente affidato al presidente del Tottenham, Daniel Levy, le operazioni quotidiane del club, il quale detiene una quota del 29,88% in ENIC, insieme ad altri membri della sua famiglia. Ad aprile, Levy aveva confermato che gli Spurs stanno cercando nuovi investitori, con il Daily Mail che aveva precedentemente rivelato che il presidente era aperto a vendere una quota nel club. Il 61enne ha dichiarato a Bloomberg nel 2023: “Non ho un vero interesse a lasciare il Tottenham, ma ho il dovere di considerare qualsiasi proposta che qualcuno possa voler fare. Non si tratta di me, si tratta di ciò che è giusto per il club». Negli scorsi mesi, si era parlato anche del Qatar Sports Investments, che possiede il Paris Saint-Germain, come interessato a rilevare una quota di minoranza del Tottenham. Interessi sono arrivati anche dagli Stati Uniti.
Infine, la stessa Staveley il mese scorso in un’intervista a The Athletic aveva dichiarato: «Mio marito e io siamo desiderosi di essere coinvolti direttamente. Siamo persone che lavorano sodo, mi piace essere molto impegnata e coinvolta e amo il calcio. Purtroppo dobbiamo passare ad altri progetti e ciò potrebbe comportare l’acquisizione di una partecipazione o l’acquisto di un altro club. E questa è sempre una cosa difficile da portare a termine, ma è comunque possibile farlo».