Calcio e Finanza
·20 novembre 2024
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La gestione aziendale del club per la famiglia Arnault, il calcio per il gruppo Red Bull. È questa la ripartizione dei compiti tra i nuovi azionisti del Paris FC, delineata dal futuro proprietario Antoine Arnault, figlio del miliardario Bernard Arnault. L’uomo è intervenuto durante la sua prima conferenza stampa dopo l’acquisizione della società parigina, tenutasi presso il centro di allenamento del club a Orly.
Dopo i primi colloqui del 20 aprile tra Antoine Anault e il presidente del Paris FC, Pierre Ferracci, a giugno è stato raggiunto un accordo tra le parti. Martedì 12 novembre, la DNCG (Direzione nazionale di controllo e gestione) della Ligue de Football Professionnel, ha convalidato la proposta di acquisizione del Paris FC da parte della famiglia Arnault.
Ferracci ha precisato che la firma dell’accordo definitivo è «imminente» e dovrebbe avvenire «intorno al 29 novembre» durante l’Assemblea Generale del club, con la presentazione del nuovo consiglio d’amministrazione. Inizialmente, il futuro proprietario Antoine Arnault acquisterà – tramite la sua holding Financière Agache – il 52% delle azioni del Paris FC, mentre Red Bull avrà l’11%. L’Alter Paris, di proprietà di Pierre Ferracci, attuale proprietario, manterrà comunque il 30% del capitale del Paris FC e BRI Sports Holding l’11%. Pierre Ferracci ha ricordato di aver pianificato di vendere le sue azioni alla famiglia Arnault nel 2027, quando la nuova proprietà salirà all’80% del capitale del club dell’Ile-de-France (contro il 15% di Red Bul).
«Il club apparterrà alla mia famiglia. Non sarà una comproprietà tra la famiglia Arnault e Red Bull», ha dichiarato Antoine Arnault in conferenza stampa. «Non intendono entrare nella multiproprietà con un ipotetico “Red Bull Paris FC”. Non è affatto la stessa logica che seguono a Lipsia, Salisburgo e in altri club. Qui si tratta davvero di un partner sportivo», ha aggiunto il futuro azionista di maggioranza del club.
«Con Red Bull, c’era un piccolo aspetto legato alla multiproprietà che mi preoccupava un po’», ha affermato Pierre Ferracci durante la conferenza stampa. «Ma Red Bull gestisce la multiproprietà in modo intelligente e rigoroso, cosa che non si può dire di tutti i gruppi. Abbiamo visto il caso dei nostri amici del Red Star, che hanno subito le conseguenze del fallimento del fondo d’investimento con cui collaboravano» (la società d’investimento americana 777 Partners, che controlla anche il Genoa in Serie A).
Antoine Arnault ha spiegato poi le ragioni che hanno spinto la sua famiglia a investire nel Paris FC. «Sono appassionato di calcio da molto tempo, anche due dei miei fratelli, Frédéric e Alexandre», ha detto. «Con i miei fratelli e mia sorella abbiamo concordato che l’ideale sarebbe stato guardare ad un club non già molto affermato per poter costruire la nostra storia. E molto rapidamente il progetto del Paris FC è andato in crescendo. C’era un grande potenziale sportivo».
«Volevamo fare qualcosa di positivo riguardo allo sport. Siamo rimasti molto segnati dalle Olimpiadi di Parigi 2024. È ovviamente un progetto che avrà un obiettivo e una natura economica. Cercheremo di fare le cose all’inizio con un investimento importante e promuovere il club in modo che raggiunga il pareggio. Avendo una gestione sana, sono fiducioso che riusciremo a raggiungere questo obiettivo. La prospettiva di far crescere un marchio conta molto. Questa è un’opportunità che sapremo cogliere», ha aggiunto.
Nel dettaglio, Arnault ha spiegato che «punteremo su tre pilastri. Il primo sono i valori. Il Paris FC li ha già, è ovvio. Sono essenziali nel nostro gruppo e nella nostra famiglia: l’etica, il rigore, l’impegno, l’umiltà, il fatto che il club venga prima di tutto».
«Il secondo pilastro, è costruire questo progetto attorno alla formazione dei giovani. Il pool di talenti a Parigi è il primo al mondo. Con l’aiuto della Red Bull, questo sarà al centro della nostra strategia di costruzione il miglior centro di formazione in Francia e nell’area parigina. Troppi talenti attraversano Parigi e partono altrove senza stabilirsi qui, vogliamo costruire un club dove ne avremo cinque, sei, sette o più. Otto giocatori del centro di allenamento in squadra», ha proseguito.
Infine, «il terzo pilastro della nostra strategia è il lungo termine. Diamo alle squadre il tempo di strutturarsi, per creare la magia che può esistere. Tra l’allenatore, la squadra, i tifosi. Ascolteremo i tifosi. Se non arriviamo in Ligue 1 questa stagione, sarà la prossima per un periodo estremamente lungo», ha voluto rassicurare i tifosi Arnault.
Con questa acquisizione, Red Bull, che possiede tra l’altro l’RB Lipsia (Germania), l’RB Salisburgo e l’FC Liefering (Austria), i New York Red Bulls (Stati Uniti) e l’RB Bragantino (Brasile) continuerà la sua strategia di espansione nel mondo del calcio. «Potremo affidarci alla formula Red Bull, far giocare i giovani, dare loro fiducia, farli crescere e quando saranno aumentati di valore rivenderli. Non esiteremo a lasciare andare le nostre pepite e lasciarle volare da sole. Sarà al centro della nostra identità», ha continuato Arnault.
Il Paris FC potrà beneficiare dell’attenzione del suo nuovo responsabile mondiale del calcio da gennaio 2025, l’ex tecnico del Liverpool Jurgen Klopp. «Ho già parlato con Mario Gomez e Jürgen Klopp che sono molto entusiasti del progetto. La Red Bull ha strumenti e dati rivoluzionari che ci aiuteranno nella parte di scouting».
Resta infine la questione del futuro stadio che ospiterà le sfide del Paris FC. Nelle scorse settimane si era discusso della possibilità di giocare allo stadio Jean-Bouin, sede dello Stade Français, club di rugby che dispone di erba sintetica, o di ristrutturare lo stadio Charléty. «Esistono entrambe le opzioni», hanno ammesso Antoine Arnault e Pierre Ferracci.
«Decideremo nei prossimi mesi quale sia la migliore. Ogni cosa a suo tempo». La riqualificazione dello stadio nel 13° arrondissement di Parigi sembra necessaria. Se l’amministratore del gruppo LVMH ha ricordato in particolare il suo degrado su diversi punti, come il fatto che non è l’ideale per ospitare partite di calcio a causa della sua pista di atletica, ha anche ammesso che «la squadra e i tifosi sono affezionati a Charléty».
Il presidente del PFC Pierre Ferracci, dal canto suo, ha manifestato la sua preferenza per Jean-Bouin mentre lo Charléty viene riqualificato. Ma sul fronte dei biglietti, sarà difficile perseguire la politica dei tagliandi gratuiti per i sostenitori anche in caso di promozione in Ligue 1.
«Lo stadio resterà accessibile a tutti. Il prezzo dei biglietti sarà estremamente basso. L’ingresso gratuito ha funzionato molto bene in Ligue 2 e continueremo almeno fino alla fine della stagione. In Ligue 1 è di più delicato. L’obiettivo è avere alcuni stand gratuiti e la maggior parte degli altri a prezzi accessibili», ha concluso Arnault.
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