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·17 febbraio 2025

Stadio della Roma, Veloccia: “La sentenza del TAR non influisce sul progetto Stadio”

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La questione legata alla realizzazione dello stadio della Roma continua a essere al centro del dibattito, con gli sviluppi legali che non mancano di suscitare reazioni. In seguito alla sentenza del TAR che ha accolto il ricorso delle autodemolizioni di Pietralata, il Comune di Roma ha prontamente risposto, cercando di fare chiarezza sulla situazione.

L’assessore all’Urbanistica della Capitale, Maurizio Veloccia, ha dichiarato che la sentenza del TAR non influisce sulla questione dello stadio. Secondo Veloccia, il provvedimento riguarda esclusivamente aspetti amministrativi e non intacca il progetto complessivo per la realizzazione dell’impianto sportivo. Il Comune, dunque, continua a sostenere che la realizzazione dello stadio non è messa in discussione dalla decisione del tribunale.


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Una posizione chiara, quindi, che cerca di rassicurare i tifosi e i cittadini sull’avanzamento del progetto, mentre si attendono ulteriori sviluppi legali e politici. Di seguito le parole dell’assessore:

“La sentenza del Tar sul ricambista auto di via degli Aromi non tocca particolarmente la questione dello Stadio della Roma, quantomeno per il momento. L’assessorato, infatti, riconosce che la società ricorrente ha saputo dimostrare che l’attività si era spostata dalla particella dove il Municipio aveva riscontrato l’abuso edilizio, togliendogli la possibilità di esercitare. Ma sottolinea anche che la sentenza riconosce che quella particella è pubblica, “rimuovendo di fatto un pezzo del problema”.

Il pensiero del Comune

Il punto, sottolinea infatti l’assessorato, è che quell’attività “continua ad esercitare in detenzione precaria su particelle comunali”, e quando sarà necessario utilizzare quelle particelle per i cantieri dello Stadio, allora sarà necessario mandarli via. Secondo gli uffici infatti la particella 138, quella al centro della sentenza del Tar, è del Comune e i giudici stessi lo acclarano mettendolo nero su bianco. Ma anche le altre particelle, dove la ditta continua a esercitare, sono comunali e faranno parte dell’area interessata dallo Stadio. Finora nessuno ha mandato via la ditta da quelle particelle, perché il criterio è che essendoci una attività commerciale non la si sgombera fin quando non ce ne sarà bisogno, per non causargli danno. Ma quando serviranno all’effettiva realizzazione del cantiere, assicurano dal Campidoglio, allora si procederà così come per le abitazioni.

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