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·8 aprile 2025

Sponsor da parti correlate: il City chiede alla Premier oltre 10 milioni per le spese legali

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Nuovo capitolo dello scontro tra la Premier League e il Manchester City sulle sponsorizzazioni da parti correlate. Come riporta il quotidiano britannico The Times, il primo pronunciamento in favore del club inglese da parte di un tribunale indipendentemente porterà la Premier League a dover affrontare spese legali per circa 20 milioni di sterline (al cambio attuale, 23,3 milioni di euro).

La cifra non è ancora stata ufficializzata da parte dei giudici, ma è chiara la volontà del Manchester City di mettere a carico della Premier League anche le proprie spese legali affrontate durante il procedimento che è arrivato solamente a un primo verdetto. Battaglia legale non ancora finita e che riguarda, come detto, le sponsorizzazioni da parte correlate, che non sono vietate da regolamento, ma che devono essere approvate da un organo indipendente dovendo rispettare il criterio di equo valore di mercato.


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Tornando alla causa vinta dal City, lo scorso febbraio il tribunale, dopo il pronunciamento di tre riconosciuti giuristi, Sir Nigel Teare, Lord Dyson e Christopher Vajda KC, ha dichiarato che le regole sulle sponsorizzazioni applicate dal Premier tra il 2021 e il 2024, pensate per mantenere la competitività del campionato e impedire ai club di gonfiare gli accordi commerciali con aziende legate ai loro proprietari, erano «nulle e inapplicabili».

I tre giuristi si sono pronunciati sulla scorta di una sentenza dello scorso ottobre, non recepita a pieno dalla Premier, che stabiliva come tre elementi chiave delle regole sulle sponsorizzazioni da parti correlati fossero illegittimi, in particolare per quanto riguarda i prestiti da parte di proprietari e azionisti ai club. Proprio a partire da questo pronunciamento il City aveva presentato il reclamo dichiarando che le regole erano di fatto nulle. La Premier League aveva respinto tali contestazioni e aveva proceduto con modifiche al regolamento che sono state approvate da 16 dei 20 club della massima serie nel mese di novembre.

Questo nuovo regolamento è stato impugnato di nuovo dal Manchester City, che ha accusato la Premier League di aver dato un vantaggio sleale ad alcuni club rivali, tra cui l’Arsenal, continuando a trattare in modo diverso i prestiti degli azionisti — per un valore di centinaia di milioni — rispetto ad altri accordi di sponsorizzazione con entità commerciali collegate ai proprietari dei club.

Azioni legali che si sono susseguite quindi e che naturalmente hanno visto alzare i propri costi, sia da una parte che dall’altra. Ora che il City ha vinto la prima causa sul primo filone legato al regolamento per le sponsorizzazioni da parti correlate della Premier League, il club si aspetta che quest’ultima copra le spese sostenute dalla società sul fronte legale, che secondo alcune indiscrezioni superano i 10 milioni di sterline (11,7 milioni di euro).

A stabilire chi dovrà pagare il conto delle spese legali sarà una nuova udienza, con la Premier League che ha già fatto sapere di non avere alcuna intenzione di coprire i costi sostenuti dal Manchester City visto che il procedimento è arrivato solamente al suo primo grado di giudizio ed è ancora lontano dalla sua conclusione. E non mancano le accuse nei confronti del club che vorrebbe una battaglia legale molto lunga, così da sfruttare nel frattempo gli enormi vantaggi economici di una sponsorizzazione già pronta con Etihad Airways, main sponsor del club e compagnia di bandiera degli Emirati Arabi Uniti, paese di origine della proprietà del club.

In attesa del pronunciamento sul pagamento delle spese legali, le cifre spese per questi procedimenti iniziano a destare qualche preoccupazione in seno alla Premier League. Secondo quanto riportato a settembre sempre dal Times, il massimo campionato inglese ha speso quasi 50 milioni di sterline (58,5 milioni di euro) durante la scorsa stagione. Un totale pari a sei volte quello che era stato previsto inizialmente nel budget. Tali costi includono anche il procedimento relativo alle 130 presunte violazioni delle regole finanziarie da parte del Manchester City, che non si è ancora concluso.

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