Calcio e Finanza
·28 giugno 2025
Speranza Bove: rimuovere il defibrillatore per tornare a giocare in Serie A

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·28 giugno 2025
Una speranza si fa strada nel futuro prossimo di Edoardo Bove: rimuovere quel defibrillatore sottocutaneo che gli è stato impiantato dopo il malore accusato a dicembre durante la partita Fiorentina-Inter.
Come riporta l’edizione odierna del La Nazione-Firenze, l’obiettivo di Bove è quello di continuare nella sua carriera calcistica, e gli ultimi esami danno più di una possibilità, ma soprattutto di tornare a giocare in Serie A, visto che le attuali norme in vigore in Italia sono più stringenti rispetto all’estero come ha ben insegnato il caso Eriksen.
Dopo le cure seguite dal centrocampista classe 2002 presso l’ospedale Torrette di Ancona, uno dei centri di eccellenza pubblici in Italia per la cardiologia e l’aritmologia, esiste la possibilità che gli venga rimosso il defibrillatore sottocutaneo impiantato a Careggi nel dicembre scorso.
Se ciò dovesse accadere, si aprirebbe la possibilità di richiedere una nuova idoneità sportiva, oppure si potrebbe auspicare un aggiornamento delle norme in tema di responsabilità, così da permettere anche ad atleti in condizioni particolari di ottenere il via libera per tornare in campo. Una possibilità prospettata da diverse autorità calcistiche, ma comunque sarebbe un discorso molto delicato da affrontare senza nessuna fretta, quindi di conseguenza i tempi si allungherebbero.
In questi mesi, Bove ha seguito un percorso medico sotto la guida del professor Antonio Dello Russo, responsabile della clinica di Ancona specializzata anche nell’ablazione della fibrillazione atriale. A marzo ha trascorso circa un giorno e mezzo nell’ospedale Torrette per sottoporsi a esami cardiologici di tipo elettrofisiologico, che hanno evidenziato come il suo cuore non ha subito nessun danno.
In questo percorso, con Bove era presente anche il suo consulente, il professor Paolo Zeppilli, che ricopre anche il ruolo di presidente della commissione medico-scientifica della FIGC. I risultati degli esami hanno riacceso la speranza: quella che la sua carriera sportiva non sia finita.
Da allora Bove è rimasto vicino alla Fiorentina per il finale di stagione e ha ripreso ad allenarsi come un calciatore che deve recuperare da un infortunio. Si è allenato al Viola Park, con il supporto della Fiorentina, che pur non avendo competenze sul suo percorso clinico, gli ha fornito tutto l’appoggio necessario. Durante tutti gli allenamenti, è sempre stata presente un’equipe medica pronta a intervenire in caso di problemi. Ma non è mai stato necessario, perché i dati raccolti sul suo cuore sono stati incoraggianti.
In questi giorni, infine, si capirà ancora meglio il destino di Bove, che dal 1° luglio tornerà a essere un tesserato della Roma dopo la fine del prestito alla Fiorentina. Quella Roma che gli ha tributato un lungo applauso quando è tornato all’Olimpico e che lo riaccoglierebbe in rosa a braccia aperte.