Calcio e Finanza
·14 ottobre 2024
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Giovedì scorso, il commissario tecnico dell’Italia Luciano Spalletti ha commentato il caso ultras che vede coinvolto, come persona informata sui fatti, Simone Inzaghi, tecnico dell’Inter che fu contattato da Marco Ferdico, uno dei capi del tifo organizzato nerazzurro, per avere più biglietti in vista della finale di Istanbul.
Parole che hanno fatto storcere il naso all’Inter, che non si aspettava un commento così secco contro un collega da parte del ct, «Mai successo che qualcuno mi abbia chiamato per queste cose, è una novità che mi ha sorpreso. Perché poi non so quali siano stati i rapporti precedenti: uno ti telefona, non lo conosci, non hai mai avuto a che fare con lui, penso sia difficile poterci scambiare parole. Io rispondo a tutti, anche ai numeri che non conosco, ma poi so riattaccare».
Parole, che secondo il ct sono state interpretate male, come da lui sottolineato in un’intervista a Raisport: «Io non ho da chiarire niente, io ho solo da spiegare ciò che ho risposto. Mi è stata fatta una domanda su una situazione e io rispondo per come mi comporterei io. Poi che sia stata strumentalizzata è un problema di altri, ci hanno voluto mettere Inzaghi sopra».
«Che ci sia questa situazione che sta vivendo Inzaghi a me dispiace moltissimo perché a Inzaghi voglio bene così come voglio bene a tanti colleghi, io non sono invidioso di nessuno. Io ho soltanto detto ciò che io ho risposto e riguarda me perché la domanda era rivolta a me. Io rispondo come farei io, non ho da chiarire nulla a nessuno. Ho solo risposto su come mi comporterei io in certe situazioni», ha concluso Spalletti.