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Saverio Grasselli·28 febbraio 2024
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Saverio Grasselli·28 febbraio 2024
“Voglio provare il 3-4-2-1 per tentare di mettere più a proprio agio alcuni calciatori”, parole testuali di Luciano Spalletti a La Gazzetta dello Sport che vanno a confermare le indiscrezioni che circolano ormai da un po’ di tempo.
È proprio così, l’Italia potrebbe cambiare vestito rispetto a quello con cui si è presentata da quando il tecnico campione d’Italia si è seduto sulla sua panchina: via il 4-3-3 (o 4-2-3-1 a seconda della mezzala offensiva).
Un sistema frutto dei segnali e degli spunti che arrivano dalla Serie A sui vari ruoli e il materiale a disposizione: Scamacca, che doveva tornare protagonista nell’Atalanta lavora ancora “per diventare un campione” (dice Gasperini), allo stesso modo i numeri che ci si poteva aspettare da Raspadori, Retegui e Immobile non sono abbastanza per un ruolo come quello da prima punta.
C’è poi una riflessione da fare sugli esterni, visti gli acciacchi e la discontinuità in stagione da parte dei vari Chiesa, Berardi, Kean, Zaccagni e Zaniolo.
È così che avanza l’idea del 3-4-2-1 di Spalletti, ma andiamo per gradi: in porta resta titolare indiscusso Donnarumma. Vicario, vista la vetrina al Tottenham resta secondo, e poi in ballottaggio ci sono Carnesecchi-Provedel-Meret.
In difesa c’è traffico e le soluzioni possono essere diverse: Di Lorenzo e Scalvini vanno bene sulla destra, Acerbi come jolly da giocarsi ovunque, Buongiorno al centro, Bastoni punto di riferimento, la duttilità di Darmian e la rivelazione Calafiori che è praticamente rinato dopo la cura Motta. Possibile Spalletti possa partire dal binomio Acerbi-Bastoni, vero muro di questa Serie A ,e far ruotare attorno a loro il terzo difensore.
A centrocampo per la disposizione a 4 è difficile fare previsioni: il punto fermo è Barella, al suo fianco si giocano un posto Locatelli, Cristante e Jorginho. Sulle fasce ecco che a sinistra e destra calzerebbero a pennello sia Dimarco che Di Lorenzo per mantenere “una propensione offensiva, senza tornare sempre a 5 dietro in fase di non possesso, creando equilibri che ci consentano di fare sempre la partita a viso aperto”. Utile qui anche Cambiaso.
Per il posto dei due trequartisti dietro alla punta ecco che si apre un altro ballottaggio: impossibile non pensare ad uno tra Frattesi, un gol ogni 224’ nonostante la non titolarità di Inzaghi (e chissà che la sua presenza non giovi anche a Scamacca), e Pellegrini (4 gol e 3 assist da quando è arrivato con De Rossi). L’altro posto se lo potrebbero giocare i vari Bonaventura, Chiesa, Raspadori e Politano.
Davanti, se darà i giusti segnali da qui alla fine, ecco che Scamacca sarà il principale indiziato per il ruolo di centravanti. Subito dopo Immobile, Retegui e Raspadori.
In sostanza, ecco come l’Italia potrebbe affrontare EURO 2024 e – ancora prima – gli impegni per il rodaggio a marzo (21 e 24) contro Venezuela ed Ecuador:
ITALIA (3-4-2-1): Donnarumma; Scalvini, Acerbi, Bastoni; Di Lorenzo, Barella, Cristante, Dimarco; Frattesi, Chiesa; Scamacca.
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