Calcio e Finanza
·30 marzo 2025
Spagna, lo scandalo del Mondiale 2030: punteggi manipolati per decidere le sedi

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·30 marzo 2025
Il Mondiale 2030, che sarà organizzato da Spagna, Portogallo e Marocco, è stato travolto in questi giorni dalle polemiche a seguito di un’inchiesta del quotidiano El Mundo sul processo di selezione delle città ospitanti. Secondo l’indagine, la Federcalcio spagnola avrebbe manipolato i criteri di valutazione per escludere Vigo dalle sedi selezionate, favorendo invece San Sebastián.
La RFEF ha difeso la correttezza della gestione, ma la direttrice della candidatura al Mondiale 2030, María Tato, ha deciso di rassegnare le proprie dimissioni. In questi giorni è stato diffuso l’audio di una riunione avvenuta il 25 giugno 2024, in cui Tato discute con l’ex calciatore Fernando Sanz, membro della commissione di selezione, i criteri di valutazione imposti dalla FIFA.
Le sedi venivano giudicate in base a vari parametri, tra cui la necessità di lavori negli stadi, la capienza, l’esperienza nell’organizzazione di grandi eventi e i collegamenti di trasporto. Tuttavia, dalla registrazione emerge un approccio poco serio nel processo di selezione. In un passaggio dell’audio, Tato afferma: «Cercheremo di mettere dei valori su Excel per vedere cosa viene fuori. Questa è solo la prima delle 800 prove che faremo fino a ottenere il risultato che vogliamo».
Nel corso della riunione, alcuni partecipanti sono sembrati confusi, mentre Tato ha scherzato apertamente su come alterare la classifica delle città candidate. Tra i presenti vi erano anche Juana Soares, dell’area strategica, e Marta Alcalde, impiegata della Federazione. Tato ha aggiunto: «Attribuiremo i punteggi e basta», con Sanz che ha risposto: «Quelli che darai tu andranno bene».
Dopo questa riunione, una prima lista provvisoria vedeva Vigo in undicesima posizione, davanti a San Sebastián. Lo stadio Balaídos aveva ottenuto 10,2004 punti, leggermente più di Anoeta. Tuttavia, 48 ore dopo, senza che risultasse alcuna nuova riunione della commissione, la classifica ufficiale vedeva San Sebastián superare Vigo, con un punteggio salito a 10,6026.
Lo scandalo è esploso pochi giorni dopo che il presidente del Consiglio Superiore dello Sport (CSD), José Manuel Rodríguez Uribes, aveva ribadito la volontà della Spagna di avere tredici sedi per il Mondiale, includendo Vigo e Valencia. «Vogliamo che la Spagna abbia tredici sedi per il Mondiale che condividiamo con Marocco e Portogallo. La FIFA stessa parla di un numero record di squadre partecipanti, quindi ci saranno più partite e più opportunità», ha dichiarato Uribes. Tuttavia, Portogallo (che ha tre sedi) e Marocco (con sette) si oppongono, mentre la Spagna continua a insistere per ottenere tredici città ospitanti.
Lo scandalo sta sollevando gravi interrogativi sulla trasparenza della candidatura spagnola e potrebbe portare a un intervento e nuove revisioni da parte della FIFA.