Soncin: “Il bicchiere è mezzo pieno” | OneFootball

Soncin: “Il bicchiere è mezzo pieno” | OneFootball

In partnership with

Yahoo sports
Icon: Calcio Femminile Italiano

Calcio Femminile Italiano

·30 maggio 2025

Soncin: “Il bicchiere è mezzo pieno”

Immagine dell'articolo:Soncin: “Il bicchiere è mezzo pieno”

Una prova di grande maturità al cospetto di una corazzata del calcio mondiale. A Parma la Nazionale Femminile pareggia 0-0 con la Svezia, un risultato che alla luce della contestuale vittoria della Danimarca sul Galles (1-0) non permetterà alle Azzurre di concretizzare il sogno Finals di Nations League. Svanito il primo posto del girone, la squadra di Andrea Soncin rimane comunque pienamente in corsa per la seconda piazza. Tutto si deciderà nell’ultima giornata in programma martedì: in caso di vittoria a Swansea – a prescindere dal risultato di Svezia-Danimarca – l’Italia festeggerebbe la permanenza nella Lega A (come avvenuto nella prima edizione della competizione), evitando lo spauracchio dei play out. Sarebbe il giusto riconoscimento per un gruppo che anche stasera ha dimostrato la propria forza, andando più volte vicina al gol.

“Ho ricevuto indicazioni positive – ha dichiarato Andrea Soncin a fine gara – abbiamo fatto un ottimo primo tempo, controllando il gioco e creando molte occasioni. Nella ripresa siamo state un po’ più lente nella manovra, ma il bicchiere è assolutamente mezzo pieno. Giocare in questo modo con avversarie così forti ci deve dare consapevolezza e orgoglio. E c’è addirittura un pizzico di rammarico per come è finita, questo vuol dire che iniziamo a entrare in campo anche in questo genere di sfide con la convinzione di poter vincere”.


OneFootball Video


Il Ct conferma otto undicesimi della formazione scesa in campo poco meno di due mesi fa nella magica serata in terra danese. In difesa tra Di Guglielmo e capitan Linari gioca Salvai e non Piga, mentre sulle fasce al posto di Serturini e Boattin ci sono Oliviero e Bonansea. Invariato l’attacco, formato dal tandem Cantore-Piemonte, e invariata soprattutto la linea mediana, con Giugliano, Caruso e Severini schierate insieme per la terza gara di fila. Nel 4-3-3 della Svezia trova spazio la giovanissima Schröder, 18enne centrocampista alla sua prima presenza in nazionale maggiore, mentre in attacco Gerhardsson si affida a Rytting Kaneryd, Blomqvist e Rolfö, autrice del gol del 3-2 nel match d’andata.

La posta in palio è alta e le squadre nella fase iniziale del match si studiano senza concedere spazi e occasioni. Il primo squillo arriva al 15’ con il bolide dalla distanza di Giugliano respinto in tuffo da Falk. Dieci minuti dopo il portiere scandivavo è di nuovo protagonista, questa volta evitando l’autorete di Holmberg, che per anticipare Bonansea rischia di spedire il pallone nella propria rete. L’Italia cresce alla distanza e con un fraseggio veloce e verticale mette alle corde le avversarie, costrette a ricorrere alle maniere forti per rimanere a galla. L’arbitro Frappart sventola tre cartellini gialli, uno dei quali alla diffidata Di Guglielmo, che non ci sarà martedì in Galles. Negli ultimi minuti succede di tutto: prima l’incornata vincente di Piemonte vanificata da un fuorigioco millimetrico, poi il miracoloso salvataggio di Giuliani su Blomqvist e, sul ribaltamento di fronte, il nuovo guizzo di Falk, bravissima a deviare in angolo la conclusione a botta quasi sicura di Oliviero.

In avvio di ripresa la Svezia si fa più intraprendente, trovando la rete al 53’ sugli sviluppi di un calcio d’angolo grazie al colpo di testa di Björn, annullata pure questa per la carica di Blomqvist su Giuliani. Lo scampato pericolo dà la scossa all’undici di Soncin, che al 70’ va nuovamente vicino al vantaggio con la neoentrata Girelli, la cui girata di spalla sul perfetto cross di Oliviero sfiora la parte superiore della traversa. Un’illusione su cui si infrangono le speranze di fare bottino pieno, perché da quel momento le gialloblù riescono a respingere ogni altro – seppur timido – tentativo azzurro, conquistando un pareggio che le avvicina all’obiettivo minimo della permanenza nella Lega A. Lo stesso che cercherà di centrare tra quattro giorni l’Italia, che volerà in Galles per centrare i tre punti per scavalcare una delle due selezioni scandinave.

ITALIA-SVEZIA 0-0 (pt 0-0) Italia (3-5-2): Giuliani; Di Guglielmo, Salvai, Linari; Bonansea (dal 13’ st Serturini, dal 32’ st Beccari), Giugliano (dal 40’ st Cambiaghi), Caruso, Severini, Oliviero; Piemonte (dal 13’ st Girelli), Cantore (dal 32’ st Bonfantini). A disp: Baldi, Durante, Lenzini, Piga, Soffia, Goldoni, Schatzer. All: Soncin Svezia (4-3-3): Falk; Holmberg, Björn, Eriksson, Nildén (dal 26’ st Andersson); Angeldahl, Schröder (dal 17’ st Asllani), Zigotti Olme (dal 26’ st Bennison); Rytting Kaneryd (dal 47’ st Jakobsson), Blomqvist (dal 17’ st Wangerheim), Rolfö. A disp: Holmgren, Enblom, Sembrant, Lundkvist, Janogy, Ijeh, Kullberg. All: Gerhardsson

Arbitro: Frappart (FRA). Assistenti: Soriano (FRA) e Coppola (FRA). Quarto ufficiale: Daupeux (FRA).Note: ammonite Di Guglielmo (I), Eriksson (S), Björn (S). Recupero pt 2’, st 6’. Spettatori 2200

Visualizza l' imprint del creator