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·25 ottobre 2020

Solo triplette: i numeri irreali di Moukoko con l’Under 19 del Dortmund

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Nel calcio giovanile tedesco, il suo nome è diventato sinonimo di gol. Tantissimi gol. E, molto presto, Youssoufa Moukoko, 16 anni da compiere il prossimo 20 novembre, esordirà anche in Bundesliga. Dopotutto, dalle parti di Dortmund sanno di aver scovato un ragazzino dal potenziale enorme, che non a caso è già stato messo sotto contratto dalla Nike, che gli garantirà un milione di euro all’anno per i prossimi 10 anni. Contestualmente la Federazione calcistica tedesca (la DFB) ha deciso di abbassare a 16 anni l’età minima per giocare in Bundesliga, per permettere a Moukoko di esordire fra i grandi.

E se tutto questo è stato fatto per un ragazzino, un motivo ci deve necessariamente essere. Quel motivo è da ricercare nelle sue straordinarie e precoci qualità, che, dal suo arrivo in Germania, non sono mai state un mistero, tanto che Thomas Meggle, ex direttore sportivo del primo club di Moukoko, il St.Pauli, arrivò a dichiarare di non aver mai visto un giocatore così giovane e così forte.


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Così forte che il Borussia Dortmund volle subito anticipare la concorrenza del Manchester United, vestendolo di giallonero ad appena 12 anni. Quasi subito, però, cominciarono a sorgere i primi dubbi sulla sua reale età: molti addetti ai lavori, fra cui alcuni allenatori delle squadre che avevano sfidato l’U17 del Dortmund, ritenevano impossibile che il nativo di Yaoundé, in Camerun, potesse avere solo 12 anni, non solo perché la Germania aveva rilasciato il suo certificato di nascita solo nel 2016, ma anche perché il suo fisico era talmente sviluppato da farlo sembrare molto più grande rispetto ai suoi coetanei, che di fronte alla sua rapidità e freddezza sembravano bambini che non avevano mai visto un pallone da calcio. A smentire tutte queste voci arrivarono le dichiarazioni di Lars Ricken, coordinatore delle giovanili giallonere, a cui seguirono alcuni test necessari per verificare che il ragazzo avesse effettivamente 12 anni.

Una volta confermata la sua età e messe a tacere le malelingue, Moukoko riprese a fare ciò che sul campo da calcio gli riusciva meglio: segnare. E dal suo arrivo nella Ruhr non si è mai fermato: in 56 partite con l’U17 del Borussia Dortmund, Moukoko ha realizzato 89 gol e 16 assist, con una media di un gol ogni 47 minuti di gioco. All’inizio della scorsa stagione, inoltre, è stato promosso in U19 e queste sono state le sue prime parole:

“Non credo che la gente pensi che segnerò ancora 46 goal con l’Under 19. Conosco i miei futuri compagni di squadra, ma sfortunatamente non ho la loro forza”.

E per smentire tutti, anche sé stesso, di gol ne ha segnati 34 in 20 partite. Quest’anno, sempre giocando con l’Under 19 del Dortmund, Moukoko ha tenuto un rendimento irreale: 13 goal nelle prime quattro partite. Così distribuiti: tripletta, tripletta, tripletta (allo Schalke, quindi vale di più), poker. Peraltro, da capitano. In una squadra in cui è il più piccolo, anche se sembra tutto il contrario. Anche per la maturità che dimostra in ogni partita, anche nel gestire gli idioti che lo hanno preso di mira con insulti razzisti durante il Revierderby.

Numeri assurdi e fuori da ogni logica, che lo hanno rapidamente portato a diventare una vera e propria star del calcio, con il suo profilo Instagram che è passato da poche migliaia a quasi 700mila followers. Tutto questo senza che Moukoko perdesse mai la testa per lo sport che amava e che tuttora ama, perché lui, a nemmeno 16 anni, ha ben altre priorità, come la scuola, che non ha voluto “marinare” nemmeno quando è stato convocato per giocare con le nazionali giovanili tedesche. A proposito: è già arrivato in Under 20, a 15 anni.

Una grande certezza diffusa tra gli addetti ai lavori per la prossima stagione è che Moukoko giocherà la sua prima partita con Borussia Dortmund, diventando il più giovane esordiente della storia della Bundesliga. E, se le sue qualità non sono solo una triste illusione, il giovanissimo attaccante potrebbe diventare anche il più giovane marcatore della storia della massima competizione tedesca, battendo il record di un altro giovane fenomeno, Florian Wirtz, che ha segnato il suo primo gol fra i professionisti a soli 17 anni e 34 giorni. Il ruolo di Moukoko nel progetto giallonero, inoltre, è già ben definito: se Haaland dovesse partire nei prossimi anni, lui prenderà il suo posto. Questo è Youssufa Moukoko, 15 anni, tanti gol segnati e tanti altri ancora da segnare: il Borussia Dortmund ha cresciuto in casa l’erede – o compagno? – di Erling Haaland e ora è pronto a fargli spiccare il volo. La trepidazione, attendendo il 20 novembre, è forte.

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