Sofia Oranges: “Calcio femminile? Va visto, ascoltato, capito, rispettato. Spesso critica chi non lo guarda, serve visibilità” | OneFootball

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·13 luglio 2025

Sofia Oranges: “Calcio femminile? Va visto, ascoltato, capito, rispettato. Spesso critica chi non lo guarda, serve visibilità”

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Ma come mai, secondo te, gli uomini ce l’hanno così tanto col calcio femminile?’ Tramite social Sofia Oranges, giornalista classe ’95, ha risposto dando voce alla scomoda domanda che tocca spesso, purtroppo, il movimento del calcio femminile soprattutto in Italia. La conduttrice, che recentemente ha presentato il Gran Galà del Calcio Adiscop Woman,  alla domanda risponde cosi: “Di solito chi critica il calcio femminile non ne ha mai visto una partita, è da ammettere si tratta di un movimento che spesso fa ancora difficoltà ad essere accettato. Ogni volta che se ne parla i commenti sono sempre gli stessi”.

La giornalista laziale, poi, conclude: “Si dice che è lento, non è uno sport e non interessa a nessuno. Dobbiamo dire la verità il problema non è tecnico ma culturale, il calcio femminile ancor prima di essere visto viene giudicato. Per anni è stato trattato come uno sport di Serie B, ma se si racconta bene e si gioca in uno stadio pieno, e si alza il livello, la gente cambia idea ed il pregiudizio cade e viene smentito dai fatti. Il calcio femminile non ha b4isogno di sconti ma rispetto, tempo e soprattutto di mezzi e visibilità. Il calcio femminile deve diventare la sua versione migliore e non la copia di quello maschile, bisogna avere il coraggio di guardarlo senza pregiudizi”.


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Nella didascalia del post, invece, Sofia Oranges ha pubblicato: “Ma come mai gli uomini ce l’hanno così tanto col calcio femminile? Perché è ancora un tema culturale. Perché il calcio femminile viene guardato con il filtro del confronto, come se dovesse essere “uguale” a quello maschile per essere legittimato. Ma non è così. Il calcio femminile è un’altra cosa. Un altro racconto, un altro ritmo, un altro modo di stare in campo. E ha valore proprio per quello che è. Non va giudicato in confronto a qualcosa: va visto, ascoltato, capito, rispettato”.

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