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·11 giugno 2024
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Sono giorni caldissimi per la Serie B, che ha ancora la metà delle panchine da assegnare. Perché? Perché mai come quest’anno stanno cambiando anche tantissimi manager, che in teoria dovrebbero essere coloro che scelgono gli allenatori. Lo riporta la Gazzetta dello sport
Quindi tutto slitta, si aspetta che i vari incastri vadano a posto e si susseguono gli incontri, le telefonate, le mediazioni degli agenti, le nuove proposte, i sorpassi e i controsorpassi, i verdetti che slittano, le separazioni più o meno sofferte, i contratti da risolvere anticipatamente e quelli nuovi da sottoscrivere, con allenatori e direttori che stanno girando l’Italia con il trolley nel baule per essere pronti al prossimo appuntamento.
Lo scenario è quello presentato nel grafico accanto: due novità (Dionisi e Grosso), otto conferme (al gruppo si aggiunge anche Calabro, che dopo la promozione con la Carrarese ha un rinnovo biennale in automatico) e dieci punti di domanda. Per la precisione: cinque sono conferme da definire, cinque sono panchine ancora senza un padrone.
Partiamo da chi dovrebbe rimanere, in particolare da chi è quasi vicino all’annuncio: il Cittadella dovrebbe proseguire con Gorini e il Südtirol con Valente. E’ solo questione di sedersi a un tavolino, guardarsi negli occhi e capirsi, ma le basi per andare avanti insieme ci sono. Lo stesso potrebbe fare il Frosinone con Di Francesco, non appena il presidente Stirpe avrà preparato col d.g. Angelozzi le strategie per ripartire: il tecnico non ha un contratto, ma il suo lavoro è stato apprezzato e, se non dovesse tornare in A, il club potrebbe proporgli un nuovo accordo.
Il contratto invece ce l’ha Vivarini con il Catanzaro, ma anche qui le chiamate dalla A potrebbero essere fatali: oggi il tecnico incontra il presidente Noto. Per la cronaca: Noto sta cercando anche un d.s., in attesa della rescissione con Magalini (da ieri a Bari), e dopo aver visto Lovisa e Polito domani incontra Vaira. Il cambio di manager a Cosenza potrebbe clamorosamente portare anche a un cambio di allenatore: partito Gemmi per Empoli (“Le nostre strade si divideranno, ma non per mia volontà” ha detto), sono in arrivo Ursino come d.g. e Gennaro Delvecchio come d.s., che a breve si vedranno col tecnico sotto contratto per i progetti: Viali però è nei piani del Pisa e quindi la conferma non è scontata.
Già, il Pisa. Incontri su incontri, casting continui sia per il nuovo direttore (Stefanelli andrà alla Juve) che per il tecnico: Inzaghi è in stand by, è piaciuto Viali, non sono escluse sorprese, ma solo a fine settimana verranno scelti prima il manager e poi il tecnico che sostituirà Aquilani. Quest’ultimo oggi vede una Reggiana che poi sceglierà tra i quattro rimasti in corsa: Aquilani, Caserta, Abate e anche Modesto, che potrebbe lasciare l’Atalanta U23 e ha avuto un incontro. In tutto questo c’è il Bari, che sta facendo una rivoluzione totale, partendo dal nuovo direttore (come detto Magalini è già in città e aspetta la risoluzione del vincolo con il Catanzaro) per arrivare al tecnico: se il Pisa non si decide su Inzaghi, il Bari potrebbe fare il sorpasso.
Al tempo stesso Inzaghi, se sceglie Bari, potrebbe liberare il Pisa per Viali. Ma l’intreccio si complica se si considera chi è l’alternativa a Inzaghi per il Bari, ossia D’Aversa: il problema è che l’ex tecnico del Lecce è anche nei piani del Venezia, ma il primo a cercarlo è stato il Cesena, che aveva un deadline per una risposta fissata per ieri sera alle 19, scaduta la quale il club si è detto ottimista per il sì.
Chi è più in alto mare è la Salernitana. Ma c’è un motivo: il primo passo non sarà la scelta dei manager o dell’allenatore, bensì del nuovo proprietario, visto che le trattative per la cessione sembrano arrivate al dunque. S’è parlato di una nuova proprietà targata Usa, ma nelle ultime ore l’assalto di Brera Holding ha fatto registrare passi in avanti, tanto che ieri dalla finanziaria milanese filtravano commenti ottimistici: entro domani si dovrebbe decidere. Già, ma chi sceglierà i nuovi attori? La nuova proprietà o la vecchia?
Curiosamente si parla di “condivisione delle scelte”, con l’attuale a.d. Milan che resterebbe nel suo ruolo. Strano. Per questo i nomi circolati nei giorni scorsi sono assolutamente credibili: come manager, dopo Petrachi, prende quota Maiorino, mentre come allenatore si parla sempre più di Toscano, che comunque ha ancora un anno di contratto con il Cesena. Da Salerno agli altri: sarà una lunga settimana!
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