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·20 agosto 2025

Serie A, le squadre con più tifosi: Juve al top, ma in calo. E l'Inter accorcia

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Sono 25.518.000 i tifosi delle squadre di calcio di Serie A al termine della stagione 2024/25, un dato che conferma la passione e la vicinanza che ruotano attorno al più importante campionato italiano e che emerge della ricerca Sponsor Value, realizzata dalla stagione 2000/01 da StageUp (società di ricerche e consulenza che supporta i player operanti nei mercati dello sport, della cultura e dello spettacolo) e Ipsos (società leader a livello mondiale nei servizi di ricerca demoscopica e di mercato).

Come emerge dello studio al via della stagione 2025/26, i tifosi dei club di Serie A rappresentano l’86,8% dei 29.393.000 interessati al campionato, che hanno visto una crescita del 4,7% rispetto al giugno 2022 (quando erano 28.064.000). Un dato che, pur mantenendo una sostanziale stabilità negli ultimi due anni, resta inferiore rispetto al 2019: nell’annata pre-Covid-19 gli interessati alla Serie A erano 30.396.000.


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Anche la fruizione del massimo campionato di calcio italiano rimane invariata rispetto alla stagione precedente, con 13.286.000 di tifosi che seguono regolarmente e oltre 8 milioni di fruitori abbastanza regolari. Insieme, questi due segmenti rappresentano il 72% del totale degli interessati.

Squadre con più tifosi in ItaliaJuventus al top, Napoli in forte crescita tra le big

Guardando nel dettaglio alle squadre più tifate, la top 5 di questa classifica rimane invariata, con la Juventus che si conferma al primo posto con 7.864.000 tifosi, facendo tuttavia registrare un calo dell’1,4% rispetto alla rilevazione precedente. Alle sue spalle troviamo l’Inter (in crescita dell’1,7% a quota 4.180.000) e il Milan (sostanzialmente stabile a 3.816.000).

Fonte: StageUp/IpsosI primi cinque posti della classifica si completano con il Napoli Campione d’Italia (3.036.000), che fa registrare la maggiore crescita in termini percentuali tra i primi posti e la Roma (1.803.000). La Juventus, a conferma della solidità del rapporto con la propria tifoseria, mantiene il primato con un lieve calo, nonostante i risultati sportivi altalenanti.  L’Inter consolida il sorpasso sul Milan nella speciale classifica del tifo, registrando per il terzo anno consecutivo un maggior numero di fan. Il Napoli, Campione d’Italia, registra una crescita del 15,2% del numero di tifosi rispetto alla stagione 2021/22, l’ultima prima dei due scudetti conquistati nell’ultimo triennio.

Guardando solamente all’aumento del bacino di tifosi, è il Lecce (+10%) il club al vertice della graduatoria per crescita dei fan rispetto alla stagione 2023/24. Lo seguono Atalanta (+7,5%), Verona (+4,8%), Napoli (+4,5%) e Bologna (+4,1%). L’incremento dei bacini di tifo è riconducibile a più fattori. Da un lato i risultati sportivi soprattutto se inaspettati o raggiunti in “zona cesarini”. Dall’altra il legame del club con il territorio ed il coinvolgimento continuo legato alla permanenza per l’intera stagione in zone di classifica in cui si lotta per obiettivi importanti come il titolo, l’approdo alle coppe europee o la salvezza.Le neopromosse in Serie A contribuiscono alla causa con poco meno di 200mila tifosi nel complesso. Di seguito i numeri per le tre squadre:

  • Sassuolo – 76.000 tifosi
  • Pisa – 58.000 tifosi
  • Cremonese – 51.000 tifosi

Squadre con più tifosi in Italia – L’evoluzione del tifo e l’importanza del legame tra club e territori

«Stiamo parlando di un campionato che si conferma non solo un grande evento sportivo, ma anche quello di maggiore interesse tra quelli che monitoriamo. In passato questa leadership era insidiata dalla Nazionale di calcio, però stante anche i risultati lo scettro è in mano al campionato che dopo la parentesi Covid si è riallineato, in termini di bacini interessati, con i valori del 2019 e degli anni precedenti», ha dichiarato a Calcio e Finanza Giovanni Palazzi, Presidente di StageUp, commentando i risultati dello studio.

«In questo momento, l’handicap che si nota nel raggiungimento dei traguardi simili a quelli del 2018/19 è la mancanza di una stella che attragga l’attenzione di pubblici che magari sono meno legati al calcio e che hanno bisogno di uno stimolo in più, fermo restando che parliamo di un campionato eccezionale in termini di frequenza di seguito. Il 72% segue regolarmente o abbastanza regolarmente. Stiamo parlando di una regolarità molto rilevante, il vero turbo in termini economici. La differenza con altre discipline non sta tanto nella numerosità degli interessati (pallacanestro e pallavolo possono contare su 16/17 milioni di appassionati, ndr), ma soprattutto nella frequenza, che è tre quattro volte maggiore rispetto agli altri sport», ha aggiunto Palazzi.

Sul modo in cui il calcio possa ancora crescere in Italia, il presidente di StageUp ha spiegato che «ci sono alcuni pubblici su cui bisogna fare investimenti. Il primo è il pubblico femminile, che è in ascesa. Nel giro di 10 anni siamo saliti del 6%, ma è anche vero che in termini di regolarità di seguito la distanza è forte. Vista e considerata l’ascesa anche in termini di ruolo sociale ed economico del genere femminile, è importante costruire una comunicazione adeguata. Poi il tema dei giovani, ancora più complicato perché cambia il modello di business che sta dietro al calcio, che ha avuto un turbo dalla vendita delle partite dal vivo. Per questi giovani la fruizione della partita dal vivo non è un valore, perché si preferiscono contenuti brevi e sui social, seppur con alcune eccezioni. Si tratta in questo caso di individuare modalità più vicine a loro, come ad esempio ha fatto la Formula 1, che ha fatto grossi investimenti per essere più vicina ai giovani: su tutti la “gamificazione” del prodotto».

Il punto non è dunque tanto quello di un allargamento del bacino dei tifosi, «ma il tema vero diventa la conversione e c’è ancora moltissimo da fare». Infine, un monito importante nei confronti dei club e sull’importanza che il territorio deve rivestire per le realtà del calcio italiano ai massimi livelli. Palazzi ha sottolineato che i club «devono avere la percezione che il loro territorio di riferimento è una variabile strategica rilevantissima per tre motivi. Innanzitutto, c’è una crescita fortissima della fruizione dal vivo, un turbo anche dei conti economici e questo è direttamente connesso con il tema stadio. E il pubblico live è fortemente connesso al territorio e al coinvolgimento della popolazione del Paese in cui ti trovi. Non riguarda solo la Serie A, ma il pubblico live cresce in maniera esponenziale e dà margini di redditività elevatissimi, con vantaggi finanziari che per i club sono molto importanti».

Il secondo aspetto da tenere in considerazione «è che c’è una fortissima immedesimazione di un club col suo territorio. Le squadre di Milano rappresentano Milano. Non è un caso che la comunicazione dell’Inter, per fare un esempio, sia molto pervasa da simbologie che sono parte della moda. Inter e Milan esprimono questo territorio».

Infine, «il terzo tema è che la connessione tra un territorio e una squadra è una delle leve di marketing che si riescono a utilizzare meglio. Una cosa su cui il club ha influenza, perché il legame tra il tifo e il club è diventato un valore forte, in un mondo in cui non si crede più nella politica e la religione ha perso stimolo. Un legame che ti riconnette a una comunità, di cui i tifosi si sentono parte. Su questo il club che ha una valenza politica può fare molto, e attivando questo circuito può ottenere risultati B2C oppure B2B, capintesta di un movimento economico legato a quella realtà», ha concluso Palazzi.

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