Serie A femminile: il pagellone della stagione 2020/2021 | OneFootball

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Calcionews24

·30 giugno 2021

Serie A femminile: il pagellone della stagione 2020/2021

Immagine dell'articolo:Serie A femminile: il pagellone della stagione 2020/2021

Serie A femminile: Juventus e Sassuolo top, promosse anche Milan e Roma, bocciate Fiorentina, Inter e Pink Bari, ecco le pagelle

JUVENTUS 9: Doppietta Serie A femminile e Supercoppa italiana. 66 punti su 66 disponibili conquistati in campionato, frutto di 22 vittorie consecutive (75 reti realizzate e solo 10 subite). Sconfitta solo dalla Roma in semifinale di Coppa, quest’ultima vincitrice del trofeo. Girelli capocannoniere. Vecchia Signora macchina perfetta.

SASSUOLO 8: Quando mister Piovani diceva che la sua squadra sarebbe arrivata in alto, faceva sul serio. Il team neroverde gioca un calcio pulito e di enorme qualità tecnica. Conclude al terzo posto con ben 50 punti ad una sola lunghezza dalla qualificazione Champions, con il secondo miglior attacco del campionato. Dubcova, Bigeja e Pirone da scudetto. E se avesse avuto una Ferrato in più dall’inizio…


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MILAN 7,5: Risultato migliore come piazzamento in campionato nelle ultime tre stagioni. “Secondo” è la parola giusta per definire questa annata:

  • Secondo posto e qualificazione alla prossima Uefa Women Champions League, meritata su tutti i punti di vista.
  • Seconda miglior difesa in campionato.
  • Seconda parte di stagione non brillantissima (Coppa Italia compresa).

ROMA 7: I risultati in campionato non rispecchiano la qualità della rosa. Un quinto posto decisamente sotto ogni aspettativa. In Coppa Italia però è un’altra squadra: trionfa contro il Milan in finale, ma è contro la Juventus che si regala maggior soddisfazione, battendola per la prima volta nella propria storia.

EMPOLI 7: In pochi si sarebbero aspettati un cammino così virtuoso. Squadra giovane allenata da un tecnico molto preparato come Alessandro Spugna. Parte benissimo ma come in ogni squadra, quando la media età non supera i 24 anni, possono sempre esservi cali di tensione. Le toscane concludono in sesta posizione: basta e avanza.

NAPOLI 6,5: Dottor Jekyll e Mister Hyde. Questa volta in senso opposto. Le partenopee sotto la guida di mister Marino sono irriconoscibili: troppi errori tecnici che non rispecchiano un ricco mercato. Dall’arrivo di Pistolesi cambia tutto: gruppo amalgamato e pronto a tutto. Rimonta, gioco e spettacolo, concluso con una salvezza più che meritata.

HELLAS VERONA 6: Parte come sfavorita, dopo un mercato non all’altezza, ma dimostra di essere la classica squadra da Serie A, quella che “vinco quando occorre vincere”. Nei sei scontri salvezza con Napoli, San Marino e Pink Bari non perde mai.

FLORENTIA 6: Poteva certamente essere un’annata diversa, dopo l’ottima della passata stagione. L’addio di Ardito però si fa sentire e non poco. La rosa non gira, esaltandosi solamente nei grandi match. Sono mancati tanti fattori, su tutti il fiuto costante del gol di Martinovic.

SAN MARINO 5,5: Doveva essere la Cenerentola della Serie A. Invece le titane hanno regalato emozioni a molti critici, combattendo sino all’ultima giornata per la permanenza nel massimo campionato italiano. L’errore che ha pagato di più? L’esperienza. Tutto il resto è stato quasi perfetto, allenatore compreso.

FIORENTINA 5: Stagione iniziata così così e conclusa con un “dignitoso” quarto posto. L’addio di giocatrici simbolo come Guagni e Bonetti hanno pesato molto a livello di spogliatoio. Cincotta ha portato la Viola il più in alto possibile in Europa, ma non è bastato.

INTER 4,5: Parte male finisce peggio. Quasi un disastro se vogliamo parlare in termini sportivi. Gruppo solo a tratti coeso (esempio in Coppa Italia), per il resto sono mancati qualità e gioco. Attilio Sorbi chiude con una sconfitta roboante contro la Juventus (5-0), senza mai, in questa stagione, aver vinto due gare consecutive sul campo in Serie A.

PINK BARI 4: Illusione alla prima giornata, poi il vuoto. Team non all’altezza della massima serie italiana. Mercato di riparazione insolito. È mancata la cosiddetta leader di squadra. 13 gol all’attivo e 62 al passivo. I numeri parlano chiaro.

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