Calcio e Finanza
·15 giugno 2025
Serie A, esonerare serve? Quanto cambia la media punti con un nuovo allenatore

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·15 giugno 2025
Settantadue cambi di panchina in sette stagioni di Serie A, dal 2018/19 al 2024/25: questo il bilancio di un fenomeno che da anni divide tifosi, dirigenti e addetti ai lavori. Ma al di là delle impressioni e delle sensazioni, quanto incide davvero l’esonero di un allenatore sui risultati di una squadra?
I numeri parlano chiaro: nel 75% dei casi (54 su 72) chi ha preso il posto dell’esonerato ha migliorato la media punti a partita. Solo una volta il rendimento è rimasto identico — accadde al Chievo nella stagione 2018/19, con D’Anna e Ventura appaiati a una desolante media di 0,25 punti — mentre in 17 occasioni (23%) il cambio si è rivelato peggiorativo. Insomma, tre volte su quattro cambiare guida tecnica porta beneficio, almeno nei numeri.
Il caso più eclatante di successo resta quello di Tudor, che nel 2021/22 prese in mano il Verona dopo l’esperienza disastrosa di Di Francesco: sotto la sua gestione la media punti schizzò da 0 a 1,51, trasformando la squadra da fanalino di coda a protagonista del campionato. All’opposto, l’esempio peggiore è quello di Juric, che nel 2018/19 non riuscì a dare una svolta al Genoa dopo Ballardini, peggiorando di 1,29 la media punti.
Nella stagione appena conclusa, i cambi sono stati nove: sette hanno prodotto un miglioramento mentre solo due un peggioramento, entrambi curiosamente legati al Monza, con il doppio avvicendamento tra Bocchetti e Nesta che non ha dato i frutti sperati. Il colpo grosso l’ha messo a segno Ranieri alla Roma, che ha migliorato la media giallorossa di 0,9 punti a partita dopo l’arrivo al posto di Juric con una clamorosa rimonta e il miglior rendimento di tutta la Serie A nel girone di ritorno.
Il dato complessivo delle sette stagioni è rivelatore: gli allenatori esonerati viaggiavano a una media di 0,93 punti a partita, mentre i subentrati hanno alzato l’asticella a 1,15.
Una differenza apparentemente contenuta — 0,22 punti a gara — ma che proiettata su un campionato intero fa quasi tutta la differenza del mondo: significa passare da 35 a 44 punti, ovvero dalla zona retrocessione a una salvezza tranquilla.
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