Serena Natalucci: “Nazionale con morale ed entusiasmo, ho tanta curiosità per l’Europeo di Cantore” | OneFootball

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·28 giugno 2025

Serena Natalucci: “Nazionale con morale ed entusiasmo, ho tanta curiosità per l’Europeo di Cantore”

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“Ho tantissima curiosità per l’Europeo di Sofia Cantore. Mi sembra sia maturata, il suo livello è cresciuto e quest’anno ciò che mi ha stupito di più è la facilità con cui ha risolto diverse partite, fare giocate importanti e risolutive facendole sembrare facili è una cosa che fanno i campioni”. Non usa mezze parole Serena Natalucci, ex calciatrice con una vita spesa sui campi da calcio, che parlando di Italia e di Europei poi aggiunge: “Si parte con l’obiettivo di passare il primo turno, credo ci sia un 50% di possibilità di emergere. Con Belgio e Portogallo dobbiamo giocarcela e abbiamo delle possibilità”. Poi sulla competizione continentale la coach, cresciuta come calciatrice nel settore giovanile del Latina, sottolinea: “Sarà bellissimo vedere da subito gare che ti aspetti in semifinale o finale, ci sarà da divertirsi. La Germania ha del terreno da recuperare rispetto al passato, la Svezia è tra le prime quattro d’Europa e credo passeranno il turno come Francia e Inghilterra. Sarà interessante, potrebbe esserci una sorpresa e nulla sarà scontato. Vedo favorite Inghilterra e Spagna con Germania, Francia e Svezia subito dietro“.

Natalucci, che da portiere ha avuto un passato con la casacca della Lazio, poi sull’Italia non nasconde il suo ottimismo: “Dopo la Nations arriviamo bene all’Europeo, col morale giusto ed entusiasmo. Abbiamo capito che del buono c’è ma non appesantirei l’ambiente creando troppe aspettative, i risultati sono stati altalenanti bisogna stare con i piedi a terra. Dobbiamo cogliere il buono, l’aspettative più credibile è imporsi tra le le Nazionali più forti con continuità e dare finalmente forma alla crescita del movimento che abbiamo visto in questi anni, penso che siamo in cerca di conferme sul percorso intrapreso. L’importante era arrivare con un buon gruppo e mi sembra che Soncin abbiamo formato un buon mix tra giovani in cerca di visibilità e una vecchia guardia, che è l’anima della Nazionale e può trasmettere tanti di quel valori che possono darti quella spinta in più che non può mancare”.


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La classe ’85 poi sul tema Italia conclude: “I risultati positivi sono incoraggianti e sono sempre un segnale del potenziale di una squadra. Abbiamo fatto bene con la Spagna. ad oggi una delle favorite, avendo raccolto poco per il gioco espresso contro la Svezia, sono tutti sintomi di una Nazionale in salute. Penso anche che i veri valori emergono sempre durante la spedizione, abbiamo dimostrato di essere all’altezza. Rispetto allo scorso Mondiale abbiamo forse un maggior equilibrio tra esperienza e talento, spiace aver perso Dragoni, eppure il gruppo sembra avere l’umore alto e si sa un gruppo di donne unite può stupire. La spedizione del 2019 fu meravigliosa per grinta e compattezza del gruppo contro ogni pronostico, in quel caso l’entusiasmo fu la carta in più. Oggi abbiamo più maturità e anche delle giocatrici che hanno militato e sono approdate nel calcio europeo in campionati più avanti rispetto a quello italiano, questo ha un peso”.

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