Calcionews24
·11 giugno 2025
Seattle Sounders, guida completa alla squadra: storia, giocatore chiave, giovane talento e allenatore

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Non arrivano al Mondiale per Club con la bacheca dei giganti europei o la tradizione secolare dei club sudamericani. I Seattle Sounders portano qualcosa di diverso, qualcosa che rappresenta il futuro del calcio: una cultura, un movimento, la passione di un’intera città che ha riscritto le regole del tifo in Nord America. Sono i pionieri, la prima squadra della MLS ad aver vinto la moderna CONCACAF Champions League, rompendo un’egemonia che sembrava inscalfibile. Guidati dall’orgoglio di aver aperto una nuova frontiera, i Sounders non vengono al torneo solo per partecipare, ma per dimostrare che il “soccer” americano è pronto a competere con il mondo.
Per capire i Seattle Sounders, non si deve partire dai giocatori, ma dai loro tifosi. Il club, entrato nella MLS nel 2009, ha polverizzato ogni record di pubblico, trasformando lo stadio Lumen Field in una fortezza color “Rave Green”. Il giorno della partita, migliaia di persone partecipano alla “March to the Match”, un imponente corteo che accompagna la squadra allo stadio. È un’atmosfera da club europeo nel cuore degli Stati Uniti. Un aneddoto unico è che i tifosi, attraverso la “Sounders FC Alliance”, detengono una quota di minoranza del club, potendo esprimere il loro voto su questioni cruciali.
Il nome “Sounders” ha radici profonde, appartenendo alla squadra che giocava nella mitica NASL negli anni ’70. La versione moderna ha ereditato quella passione, arricchendola con un tocco di cultura pop: tra i proprietari del club figurano il comico Drew Carey, la leggenda del baseball Ken Griffey Jr. e il rapper Macklemore. Un’altra tradizione affascinante è quella della “Golden Scarf” (la Sciarpa d’Oro), un’onorificenza che il club conferisce a ospiti speciali e membri della comunità, facendoli diventare parte della famiglia Sounders per una notte.
Figlio d’arte (suo padre è l’ex nazionale colombiano David Ferreira), Jesús Ferreira è uno dei talenti più brillanti e affermati del calcio nordamericano. Nato in Colombia ma cresciuto calcisticamente e umanamente in Texas, ha scelto di rappresentare gli Stati Uniti, diventando un punto fermo del reparto offensivo della nazionale a stelle e strisce.
Dopo essere stato per anni il giocatore simbolo e il “figliol prodigo” dell’FC Dallas, di cui è diventato uno dei migliori marcatori di sempre, a gennaio 2025 ha compiuto un importante passo nella sua carriera, trasferendosi ai Seattle Sounders in un’operazione di mercato di alto profilo. Questo trasferimento lo ha proiettato in una nuova dimensione, con l’obiettivo di lottare per il titolo MLS e di misurarsi nel nuovo Mondiale per Club.
Nonostante giochi spesso con il numero 9, Ferreira non è un centravanti classico. La sua intelligenza tattica e la sua tecnica gli permettono di interpretare al meglio il ruolo di “falso nueve”: ama svariare su tutto il fronte offensivo, abbassarsi a centrocampo per legare il gioco e creare spazi per gli inserimenti dei compagni. Dotato di un’ottima visione e di un controllo palla notevole, è un finalizzatore freddo e preciso, come dimostrano le sue statistiche con la nazionale, con cui ha vinto la classifica marcatori della Gold Cup 2023 segnando due triplette consecutive.
Quando i Seattle Sounders hanno compiuto la loro storica cavalcata verso il titolo continentale nel 2022, uno dei protagonisti a centrocampo era un ragazzino di appena 16 anni. Il suo nome è Obed Vargas. Prodotto del settore giovanile, Vargas ha giocato in quella competizione con la sfrontatezza e la personalità di un veterano, diventando il simbolo della nuova generazione di talenti che il club sta crescendo.
Di origini messicane, è un centrocampista tenace, un “motorino” instancabile che abbina un’incredibile grinta nel recuperare palloni a una buona qualità nel palleggio. Non ha paura dei contrasti, né della pressione dei grandi palcoscenici. Rappresenta la nuova America del calcio, giovane, multiculturale e senza paura. Il Mondiale per Club è la vetrina ideale per mostrare al mondo intero questo talento precoce, il volto del futuro dei Sounders e del calcio statunitense.
Brian Schmetzer è l’anima del club in panchina. La sua connessione con i Sounders è più profonda di quella di un normale allenatore. Schmetzer è nato a Seattle. Ha giocato per i Sounders nella NASL. Ha allenato i Sounders nelle leghe inferiori prima del loro ingresso in MLS. Infine, dopo un periodo da vice, ha preso le redini della squadra a metà 2016 e l’ha portata, contro ogni pronostico, a vincere il suo primo titolo MLS.
Schmetzer non è un tattico da lavagna con filosofie astruse. È un pragmatico, un leader che capisce come nessun altro la cultura della città e l’identità del club. È un uomo di Seattle che allena la squadra di Seattle. La sua forza è la capacità di creare un gruppo coeso e mentalmente forte, capace di adattarsi a ogni avversario. La sua umiltà e il suo legame viscerale con l’ambiente ne fanno una figura amatissima e rispettata, il condottiero perfetto per questa storica avventura.
I Sounders hanno vinto due campionati MLS (2016 e 2019), ma il loro capolavoro, il momento che li ha consegnati alla storia del continente, è la vittoria della CONCACAF Champions League nel 2022. Per 16 anni consecutivi, quel trofeo era stato un affare esclusivo dei club messicani. Nessuna squadra della MLS era riuscita a spezzare quel dominio. I Sounders ce l’hanno fatta.
La finale di ritorno, giocata in casa contro i messicani del Pumas UNAM, è stata una notte epica. Davanti a quasi 70.000 tifosi in delirio – un record assoluto per la competizione – i Sounders vinsero 3-0, ribaltando il pareggio dell’andata e laureandosi Campioni del Nord e Centro America. Quella vittoria non è stata solo per Seattle; è stata una vittoria per l’intera MLS, la prova che il gap con il calcio messicano poteva essere colmato. È stato il trionfo che ha aperto le porte di questo Mondiale per Club.
I Seattle Sounders entrano nel torneo come un fiero “underdog“. Portano con sé l’entusiasmo di un movimento intero e la determinazione di chi vuole guadagnarsi il rispetto del mondo. Il loro punto di forza è l’organizzazione di gioco e una mentalità collettiva cementata da anni sotto la stessa guida tecnica. Non hanno le individualità dei top club, ma compensano con un’unità d’intenti e il supporto di una tifoseria che, statene certi, si farà sentire anche lontano da casa.
L’obiettivo primario sarà competere alla pari e dimostrare di meritare questo palcoscenico. Uscire dal proprio girone sarebbe un successo storico e un’ulteriore, potentissima affermazione per la MLS. Non saranno una vittima sacrificale per nessuno. Vengono per lottare, per rappresentare una città e un campionato in piena ascesa. Sono i pionieri e, come tutti i pionieri, sono pronti a sorprendere.