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·22 aprile 2024

Scudetto Inter, battuto il Milan nel derby: la cronaca

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Inter derby e Scudetto: Acerbi e Thuram firmano la seconda stella!

L’Inter è campione d’Italia per la ventesima volta nella sua storia. La squadra di Inzaghi batte il Milan per la sesta volta consecutiva nel derby e festeggia lo Scudetto in casa dei cugini rossoneri. A firmare un successo storico per il club nerazzurro sono le reti in apertura di Francesco Acerbi e l’assolo di Thuram che mette il sigillo decisivo nel secondo tempo e rende vano l’1-2 di Tomori.


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La partita

Pioli reinventa Leao punta centrale. Nel 4-2-3-1 del Milan dietro il portoghese Pulisic, Loftus-Cheek e Musah. Mediana con Adli e Reijnders. A proteggere Mike Maignan: Calabria, Gabbia, Tomori e Theo Hernandez. Inzaghi punta sull’usato sicuro, il 3-5-2. Sommer tra i pali, Pavard, Acerbi, Bastoni il terzetto difensivo interista. A centrocampo la solita filastrocca: Darmian, Barella, Calhanoglu, Mkhitaryan, Dimarco. Davanti torna Lautaro, senza gol in A dal 28 febbraio, col suo fido compagno d’attacco Thuram.

“Che questa fervida visione avveri il tuo peggior tormento”, si legge sullo striscione nerazzurro in Curva Nord. La Sud rossonera risponde con una coreografia mozzafiato, lo spettacolo comincia sugli spalti. Simone Inzaghi aveva chiesto alla sua Inter una partenza forte. Detto, fatto. Dalla bandierina del calcio d’angolo va Dimarco. Il ragazzo di casa che trova in area con deviazione di Pavard uno degli ex di turno, Francesco Acerbi, implacabile di testa da zero metri. Derby sbloccato in diciotto minuti.

Attesa? Anche troppa per una squadra abituata ad andare in vantaggio più di tutti nel primo quarto d’ora. E che per poco non raddoppia: duetto sublime Dimarco-Thuram, tacco del 9, cross del 32 per Lautaro che non apre il piatto e si divora il 2-0. Il 40’ è il minuto dei portieri: tocca per primo a Sommer disinnescare Pulisic. Sul ribaltamento di fronte classico dell’Inter Thuram, poco prima a un passo dal due a zero, scappa via in contropiede e serve dentro l’area un pallone vagante che diventa interessante per Mkhitaryan. Maignan è formidabile e lo mura.

Secondo tempo

A proposito di partenze forti, dopo l’intervallo l’Inter ricomincia a testa bassa e questa volta ci mette meno a segnare. Marcus Thuram si prende la scena, rientra e chiude il destro sul primo palo. Gli bastano quattro giri di lancette per fare 12 in campionato e ipotecare il tricolore. Pioli sceglie di ripristinare il solito attacco: toglie Reijnders, manda dentro Giroud e sgancia Leao sulla sinistra.

Il Milan insiste, trova nuova linfa con gli ingressi di Chukwueze e Okafor. E a meno di un quarto d’ora dalla fine la riapre con Tomori: situazione fotocopia rispetto al vantaggio nerazzurro. Ancora un difensore a colpire di testa da due passi, Sommer non può nulla. E’ 1-2. Inzaghi corre ai ripari, cambia gli esterni e mette de Vrij. Saracinesca sul tricolore, in un finale con tre rossi: espulsi Theo Hernandez, Calabria e Dumfries. I 5’ di recupero non bastano al Milan per rovinare la festa dell’Inter che adesso può festeggiare per davvero la seconda stella.

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