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Milannews24

·16 agosto 2025

Scomparsa Pippo Baudo, lutto nel mondo della televisione italiana. Il ricordo del noto presentatore TV

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Scomparsa Pippo Baudo, il noto volto RAI e Mediaset è scomparso questa sera all’età di 89 anni. Il ricordo del presentatore

È con profondo dolore che annunciamo la scomparsa di Pippo Baudo, icona indiscussa della televisione italiana e noto tifoso della Juve, rivale storica del Milan, spentosi questa sera a Roma all’età di 89 anni. La notizia, appresa dall’ANSA da fonti vicine alla famiglia, è stata confermata dal suo storico avvocato e amico fraterno Giorgio Assumma. La sua dipartita lascia un vuoto incolmabile nel panorama mediatico nazionale, orfano di uno dei suoi volti più amati e autorevoli, un vero gigante dello spettacolo che ha accompagnato intere generazioni di italiani.

Nato a Militello in Val di Catania il 7 giugno 1936, Baudo ha rappresentato per oltre mezzo secolo un punto di riferimento insostituibile per il pubblico televisivo. La sua carriera, straordinariamente longeva e ricca di successi, ha avuto inizio negli anni Sessanta, quando conquistò una popolarità fulminea con programmi innovativi come “Settevoci” e la celeberrima “Canzonissima”. Il vero e proprio trionfo giunse negli anni Ottanta, periodo in cui consolidò il suo status di star assoluta grazie a trasmissioni iconiche che hanno fatto la storia della televisione, tra cui l’indimenticabile “Domenica in”, lo scintillante “Fantastico” e la raffinata “Serata d’onore”.


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Il nome di Pippo Baudo è indissolubilmente legato al Festival di Sanremo. Ha condotto la kermesse per ben tredici edizioni, dal 1968 al 2008, trasformandola in un appuntamento irrinunciabile e un vero e proprio fenomeno di costume. La sua capacità di innovare, di leggere il pubblico e di anticiparne i gusti, ha reso il Festival un evento di spettacolo e intrattenimento capace di segnare intere generazioni. La sua figura, al tempo stesso autorevole e incredibilmente vicina al pubblico, con la sua innata empatia e il suo carisma travolgente, lo ha consacrato come il “patriarca” della tv di Stato. Baudo non era solo un conduttore, ma un vero e proprio talento scout, capace di lanciare innumerevoli artisti che sono poi diventati grandi nomi del nostro spettacolo.

La sua lunga carriera non si è limitata alla conduzione. Pippo Baudo ha ricoperto anche ruoli manageriali di rilievo, dimostrando una profonda conoscenza del mezzo televisivo in tutte le sue sfaccettature. Tra il 1987 e il 1988, ad esempio, fu direttore artistico di Canale 5, un’esperienza significativa prima del suo trionfale ritorno in Rai con una serie di programmi di successo come “Gran Premio”, l’innovativo “Luna Park”, il satirico “Papaveri e papere” e l’intramontabile “Mille lire al mese”. Parallelamente all’impegno televisivo, ha ricoperto il prestigioso incarico di direttore artistico del Teatro Stabile di Catania e, nel 1994, assunse la direzione artistica della Rai, ruolo che mantenne fino al 1996, lasciando un’impronta indelebile sull’azienda.

Negli anni Duemila, Baudo è tornato al centro della programmazione di Raiuno con nuove edizioni di “Domenica in” e altri format, continuando a dimostrare una vitalità e una professionalità senza pari, fino alle sue ultime apparizioni televisive che ne hanno definitivamente consacrato la statura di maestro della conduzione, un esempio ineguagliabile per chiunque si avvicinasse al mondo della televisione.

Nel 2018, ha voluto raccontare la sua vita straordinaria e la sua carriera senza precedenti nell’autobiografia “Ecco a voi. Una storia italiana”, scritta con Paolo Conti, un testo prezioso per comprendere la sua visione del mondo e dello spettacolo. Tre anni dopo, nel 2021, ricevette il prestigioso titolo di Cavaliere di Gran Croce dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana, uno dei massimi riconoscimenti dello Stato, a testimonianza del suo immenso contributo alla cultura e alla società italiana.

La scomparsa di Pippo Baudo segna la fine di un’epoca. Ci lascia un uomo che ha plasmato la televisione italiana, un artista che ha saputo entrare nelle case e nei cuori di milioni di persone, un professionista che ha sempre lavorato con passione, dedizione e un’incredibile lungimiranza. La sua eredità rimarrà per sempre un faro per le future generazioni di conduttori e per l’intera industria televisiva.


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