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·30 luglio 2025

Scommesse Sportive in Italia: Normative, Mercato e Ritorno Economico

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Negli ultimi due decenni, il settore delle scommesse sportive in Italia ha attraversato una profonda trasformazione.

Fino all’inizio degli anni 2000, il panorama era dominato da operatori fisici autorizzati, con poca concorrenza e regolamentazione rigida. Con l’introduzione del Decreto Bersani del 2006 e successivamente del Decreto Balduzzi del 2012, il mercato ha conosciuto un’apertura progressiva alle piattaforme digitali e agli operatori internazionali.


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Oggi, le scommesse sportive sono regolate principalmente dall’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli (ADM), che concede licenze agli operatori conformi agli standard italiani ed europei.

A gennaio 2024 risultavano oltre 90 operatori attivi sul mercato legale online italiano. Le norme prevedono limiti di età (18+), strumenti per il gioco responsabile e un sistema di tassazione a scaglioni.

Nel 2023, il settore delle scommesse sportive ha generato quasi 2 miliardi di euro in spesa netta, ovvero la differenza tra le puntate effettuate e le vincite pagate. È un comparto che, sebbene spesso discusso per le sue criticità sociali, rappresenta un segmento strategico dell’economia dell’intrattenimento.

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Le regole del gioco: leggi, limiti e pubblicità

Il Decreto Dignità del 2018, introdotto sotto il governo Conte I, ha imposto un divieto quasi totale alla pubblicità di giochi e scommesse, incluso il divieto di sponsorizzazioni da parte di bookmaker sulle maglie delle squadre sportive.

Questo ha avuto un impatto notevole sulle entrate dei club calcistici (si stima una perdita collettiva di oltre 100 milioni di euro annui per la Serie A) ma non ha fermato la crescita del comparto online.

Oggi, per offrire scommesse sportive legalmente in Italia, un operatore deve ottenere una licenza ADM, rispettare il regolamento tecnico sul RNG (Random Number Generator), e collaborare con sistemi anti-riciclaggio. In più, ogni operatore è tenuto ad aderire a sistemi di autolimitazione, autoesclusione e tracciabilità dell’utente.

Un dettaglio interessante: dal 2023 è in vigore il nuovo registro unico delle autoesclusioni (REI), che ha registrato oltre 170.000 iscritti nei primi dodici mesi, segno che la sensibilità verso il gioco responsabile sta crescendo.

Casinò online e iGaming: il fascino delle vincite milionarie

Nel contesto dell’iGaming, le scommesse sportive online si intrecciano con altri prodotti come i casinò digitali, il poker e i giochi a quota fissa. In particolare, il fenomeno dei casinò online ha avuto una crescita imponente. Nel 2023, il solo segmento dei casinò digitali ha generato quasi 4,5 miliardi di euro in giocate lorde (GGR – Gross Gaming Revenue), con una crescita del 18% rispetto all’anno precedente.

Una parte dell’appeal dei casinò online deriva dalla possibilità – per quanto rara – di vincere somme elevate. Alcuni casi di “big win” hanno avuto un impatto reale sull’economia locale, soprattutto quando le vincite sono finite nelle mani di giocatori residenti in comuni piccoli o medi.

Un esempio concreto risale all’ottobre 2022, quando un impiegato di Varese vinse €1.230.000 con una puntata da soli €5 su una slot online regolamentata. Il caso fu ripreso dai media, e – secondo un report non ufficiale dell’ADM – la vincita ha portato, nei sei mesi successivi, a un incremento del 22% delle registrazioni alla piattaforma in Lombardia.

Il replay di queste vincite, spesso caricato su siti aggregatori come JackpotSounds o trasmesso tramite video su YouTube e Twitch, contribuisce a mantenere alta l’attenzione attorno al settore, alimentando da un lato l’entusiasmo degli utenti, dall’altro la necessità di monitorare con rigore le dinamiche psicologiche legate al gioco.

L’economia del betting: numeri e ricadute

Le scommesse sportive non sono solo un passatempo, ma anche un canale di gettito fiscale. Secondo l’ultimo report ADM, nel 2023 il settore ha contribuito per oltre 500 milioni di euro in tasse dirette all’Erario, senza contare l’indotto legato a tecnologia, marketing, impiego e fornitori.

Gli operatori con licenza ADM versano un’aliquota variabile dal 20 al 24% sul margine lordo (cioè sulle entrate al netto delle vincite pagate). A questo si aggiungono imposte locali e tasse specifiche per singole regioni, come nel caso dell’Emilia-Romagna e della Campania, dove alcuni comuni impongono tributi comunali addizionali sulle sale scommesse fisiche.

La filiera impiega direttamente oltre 9.000 lavoratori tra centri scommesse, tecnici, customer service e gestione compliance. Sommando l’indotto (pubblicitari, freelance, fornitori IT), il totale supera i 20.000 addetti a livello nazionale.

Sfide e prospettive future

Tuttavia, il settore non è immune da criticità. La dipendenza da gioco patologico è un problema serio, anche se la sua incidenza reale è inferiore a quanto spesso riportato. Secondo l’Istituto Superiore di Sanità, solo lo 0,6% della popolazione adulta italiana può essere considerato “giocatore problematico”, ma è comunque una cifra che impone attenzione, soprattutto nei confronti dei giovani.

Per questo, si discute da anni dell’introduzione di un Registro Nazionale dei Limiti di Gioco, che consentirebbe di fissare tetti mensili personalizzati su tutti i siti ADM.

Alcuni operatori, come Snai e Sisal, hanno già implementato sistemi simili su base volontaria.

Sul fronte legislativo, si attende da tempo la riforma organica del settore del gioco, che dovrebbe accorpare le diverse normative frammentate in un unico Testo Unico del Gioco Pubblico.

Dopo molte proroghe, il disegno di legge è stato calendarizzato per l’autunno 2025, ma il cammino resta incerto.

Conclusione

Il mercato delle scommesse sportive in Italia è maturo, regolamentato e con un impatto economico rilevante. Ma come in tutte le industrie ad alto contenuto emotivo e tecnologico, il bilanciamento tra libertà d’impresa, tutela del consumatore e responsabilità sociale è delicato.

Le sfide future saranno quelle di modernizzare la normativa, migliorare la trasparenza dei flussi economici, e soprattutto educare i cittadini a un gioco consapevole.

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