BundesItalia
·30 ottobre 2019
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·30 ottobre 2019
La prima delle due serate dei sedicesimi di finale di DFB-Pokal ci ha regalato la storia del Saarbrücken che vi abbiamo già raccontato, la squadra che 60 anni fa era tra le più importanti di Germania ora finita in basso, che si è tolta una soddisfazione non da poco battendo il Colonia. Di squadra di Regionalliga, quarta divisione del calcio tedesco, che è passata agli ottavi di DFB-Pokal ce n’è però un’altra, sicuramente meno storica e forse meno conosciuta: il Verl (nome completo SC Verl), che al pari del Saarbrücken sarà nell’urna del sorteggio nelle migliori 16 della Coppa di Germania, tra giganti di Bundesliga e nomi importanti di Zweite.
Per la verità il piccolo club del Nordrhein-Westfalen non ha un passato propriamente glorioso. Tutt’altro. Mai stato in Bundesliga, ha oscillato tra la terza e la quarta categoria per tutta la sua storia, e negli ultimi 10 anni non è nemmeno mai andato oltre il settimo posto in classifica. Almeno fino a quest’anno, quando ha trovato la formula giusta per riuscire a dominare la classifica del girone di Regionalliga West, anche davanti a club più equipaggiati come il Rot-Weiß Essen o il Rödinghausen.
Il sistema di promozioni in 3. Liga prevede anche un playoff tra le vincenti dei rispettivi gironi, ma il pensiero al passo in avanti di categoria subentrerà soltanto a maggio, e se verrà mantenuto il primo posto. Il Verl però è già riuscito a scrivere a modo suo la storia, battendo ai rigori l’Holstein Kiel in DFB-Pokal. La piccola squadra dell’ovest della Germania non era mai arrivata a giocarsi un ottavo di finale di coppa, aveva al massimo raggiunto il secondo turno. Anche se per un club così piccolo già arrivare al tabellone principale è un successo: nella storia ce l’ha fatta soltanto per 6 volte. E questa l’ha onorata al meglio.
Si tratta di un traguardo storico, per una squadra che di storia ne ha poca. Non sono molti i giocatori di spicco passati per il centro di 24mila abitanti. Ci sono Oliver Kirch e Arne Friedrich, l’ex allenatore del Leverkusen Roger Schmidt e l’attuale attaccante dello Stoccarda Al Ghaddioui. Per il resto, tanti specialisti delle basse categorie del calcio tedesco. Certamente non gente abituata a giocare gli ottavi di DFB-Pokal, come succederà agli uomini di Guerino Capretti, l’eroe del Verl.
Il tecnico è di chiare origini italiane, è del 1982 ed è nato e cresciuto in Germania, dove è stato calciatore, anche dello stesso Verl, dove poi è tornato ad allenare con risultati esaltanti. È alla sua terza stagione e sta vivendo quella che può essere la ribalta della sua carriera. Contro l’Holstein Kiel ha giocato ad armi pari e ha vinto una partita che rimarrà nella storia dello Stadion and der Poststraße. 5mila tifosi impazziti per una squadra che sogna ad occhi aperti.