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·7 maggio 2025
Sassuolo, Muharemovic: “Sto veramente bene qui, mi hanno aiutato tanto e non vedo l’ora di giocare in Serie A”

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·7 maggio 2025
Tarik Muharemovic, fresco vincitore del campionato e di riscatto dal Sassuolo, ha parlato ai micorofoni di SassuoloNews.net della stagione vissuta.
Qui le sue parole, estratte dalla fonte citata in precedenza: “Come si sta da vincitori? Benissimo! Troppo bene. È stato un anno perfetto per me. Prima l’esordio con la nazionale, poi un anno perfetto con il Sassuolo dove ho giocato tanto e secondo me ho anche fatto bene, ho vinto la Serie B: top. Quanta voglia c’è di festeggiare coi tifosi? Tanta voglia perché la prima festa l’abbiamo fatta sul divano, la seconda insieme a merenda, ora è tempo di festeggiare tutti insieme con i nostri tifosi perché lo meritano. Se è stato facile? No, sicuramente no, perché la Serie B è un campionato tosto e non è mai facile. Abbiamo vinto tante partite, quello è vero, ma non c’è stato niente di facile.
Onestamente quando sono venuto io non sapevo com’era la Serie B perché non l’ho mai guardata ma conoscevo il Sassuolo, ho sempre pensato a un club di Serie A non di Serie B. Quando sono venuto qui mi hanno detto sin dal primo giorno che volevano tornare in Serie A, dove il club si merita di essere. Non sapevo se avrei giocato o no perché faccio parte di un club importante con giocatori forti. All’inizio nessuno pensa che quando arriva in un nuovo club poi va a giocare subito ma ero pronto e ho dato il massimo.
Abbiamo vinto il campionato in anticipo e lo sappiamo ma c’è ancora un pezzettino che vogliamo aggiungere, il record dei punti, e sarebbe il top perché vincere il campionato, andare in Serie A e fare il record dei punti sarebbe bellissimo. Lovato dice che il ko all’andata col Pisa è stata la svolta? Ha ragione al 100% perché quando vinci tutte le partite pensi che non puoi perdere più o che nessuno può vincere contro di te. In quella partita con il Pisa ci siamo svegliati, abbiamo capito che tutto può succedere, hanno giocato molto bene, ci hanno studiato prima, hanno studiato il nostro gioco, hanno meritato e dopo quella sconfitta ci siamo svegliati.
Meglio un gol al 90′ o un salvataggio al 90′? Meglio un salvataggio, tutta la vita. Il mio atteggiamento ricorda Chiellini? Sì, ho imparato anche da lui. Io sono arrivato alla Juve quando c’erano lui e Bonucci, ho visto quando esultavano insieme, ma non solo in partita anche in allenamento. Anche il mio idolo Spahic lo faceva ma ho studiato tanto da Chiellini e io quando ci sono i tifosi, uno stadio caldo, lo voglio fare. Poi è perfetto farlo nei derby, i derby mi piacciono più di tutti, è perfetto.
Se il mio più grande rimpianto è non aver esordito in bianconero? Sì, sono stato tre anni alla Juventus e ho fatto del mio meglio, ho fatto tutto quello che potevo fare solo che alla fine non mi hanno dato quei 5 minuti per l’esordio che secondo me avrei meritato ma alla fine decide il mister. Ero un po’ dispiaciuto.
Cosa mi porto dietro da quell’esperienza e da Allegri? Allegri aveva il focus sui giocatori della prima squadra, non era un momento semplice, parlava anche con i giovani ma ovviamente era concentrato sui giocatori della prima squadra ma ci aiutava sempre, quando ti allenavi con loro, se c’è qualcosa che devi migliorare, lui te lo diceva.
L’impressione su Grosso? Mister Grosso parla con te, anche in privato. Ti fa vedere i video, lui lo vede, lo sa e vuole che migliori. Quando viene e ti dice che hai margini di miglioramento, lui te lo dice onestamente, ti dice che per essere grande devi migliorare e a me questo piace tanto. Quando un mister è onesto e ti dice tutto, se hai sbagliato o hai fatto bene, e questo ti aiuta.
Il mio rapporto coi compagni? Da loro ho imparato tanto, Romagna, Odenthal, Lovato, tutti, mi hanno aiutato dicendomi che il campionato di Serie B era diverso dalla C. Subito al mio esordio con il Cosenza mi hanno detto di stare tranquillo, di fare il mio gioco come sempre. Anche Pedro Obiang mi ha aiutato tanto, mi ha fatto vedere cosa migliorare. Loro sanno che cos’è la Serie B. Cosa ho lasciato io? Bella domanda! Spero di averli gasati (ride, ndr).
L’amicizia con Volpato? Cristian non è un amico ma un fratello, è sempre con me quando va bene e quando non va bene. Lui è un giocatore incredibile. Ha fatto sempre il massimo quando giocava, certo meritava di giocare di più ma come ho detto a lui decide il mister chi gioca, ma quando ha giocato secondo me ha fatto sempre bene.
Sassuolo mi ha cambiato tanto. Sono diventato un giocatore professionista. Arrivavo dalla Serie C che è un campionato vero ma diverso dalla Serie B. Il Sassuolo mi ha aiutato tanto, qui mi hanno dato subito fiducia, mi hanno fatto credere che posso giocare in questo campionato e anche in Serie A. Fuori dal campo sono diventato uomo. Come immagino la Serie A? Bella però tosta (sorride, ndr). L’attacante più difficile da marcare e quello che non vedo l’ora di affrontare? In Serie B ti dico Pio Esposito dello Spezia e Moreo del Pisa. In Serie A Lautaro Martinez, Vlahovic e Lukaku.
La costruzione dal basso ha aiutato la vita ai difensori? L’ha aiutata perché prendi anche fiducia a uscire con la palla, non fai lanci lunghi. Noi qui abbiamo ragazzi veramente forti per giocare, anche noi difensori abbiamo fatto bene e secondo me ci ha aiutato tanto. Io sono un giocatore del Sassuolo, penso solo al Sassuolo e anche se la stagione è finita ora penso a fare bene nelle ultime due partite. Ora lo sanno tutti e l’obbligo di riscatto era legato alla promozione e sono molto contento perché sto veramente bene qui, poi come dico sempre in estate si parla di tutto e vediamo, ma io per ora penso solo al Sassuolo.
I rumor sul Genoa di quest’estate? Sì, si parlava del Genoa ma non erano così carichi come il Sassuolo (ride, ndr). I miei obiettivi nei prossimi 5 anni? Diventare il difensore più forte di tutti. Spero di fare bene con il Sassuolo e di fare il Mondiale con la Nazionale. In futuro spero di vincere la Champions League”.