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Calcionews24

·22 luglio 2025

Sassuolo, il destino di Laurienté è lontano dai neroverdi: ecco chi può sostituirlo

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Sassuolo, il destino di Laurienté è segnato: nonostanto l’affare sfumato con il Sunderland partirà; ecco il possibile sostituto

Il Sassuolo deve fare i conti con la mancata cessione di Laurienté al Sunderland, sfumata per motivi economici. Un affare da 20 milioni che salta, ma non cambia la strategia del club: l’addio del francese – capocannoniere e miglior giocatore dell’ultima stagione di B – resta scontato. Se non sarà Premier, sarà comunque altrove. E in viale della Sportiva, come riportato da la Gazzetta dello Sport, si stanno già muovendo per il dopo.

Il nome cerchiato in rosso è quello di Alieu Fadera, esterno gambiano classe 2001, esplosivo e creativo, con caratteristiche simili a Laurienté. Le trattative sono in stato avanzato, con la formula preferita dai neroverdi: prestito con diritto di riscatto. Lo stesso schema usato a gennaio con Verdi e Mazzitelli, presi dal Como per sei mesi e poi rientrati alla base.


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La sensazione, comunque, è che siamo solo all’inizio. Il Sassuolo è ancora tutto da costruire. I “fari spenti” con cui la società si muove sul mercato non nascondono le incertezze che restano: cosa fare con Pinamonti, rientrato dal prestito al Genoa? E Berardi, dopo l’infortunio e i mesi difficili, rinnoverà o cercherà una nuova avventura?

Domani l’amichevole contro il Trento, sabato il triangolare al Druso contro Bologna e Südtirol: test più significativi di quanto sembri, perché qualcosa sull’ossatura attuale diranno. Fabio Grosso attende risposte dal campo, mentre la dirigenza si interroga su dove intervenire: servono rinforzi in difesa, a centrocampo e in attacco. Fadera, se l’operazione andrà a buon fine, sarà solo il primo tassello.

Intanto, nel ritiro di Ronzone, è arrivata anche la vicepresidente Veronica Squinzi. Una visita istituzionale, ma non solo: probabile che sia stata l’occasione per un confronto diretto con lo staff tecnico e dirigenziale, per fare il punto su un mercato che – parole dell’ad Carnevali – sarà «lungo e difficile».

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