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·12 aprile 2025

⚠️ Sartori, il Milan ci prova: il Bologna è tranquillo, ma il nome resta caldo

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Quando una squadra vola, non sono solo i giocatori ad attirare attenzioni. C’è chi lavora dietro le quinte e costruisce valore giorno dopo giorno. Ed è proprio lì che iniziano ad arrivare i primi sondaggi, anche da parte delle big. Ma non sempre basta una chiamata per cambiare tutto.

Una big ci pensa

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Giovanni Sartori


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Secondo quanto riportato dal Corriere dello Sport, Giovanni Sartori ha ricevuto apprezzamenti e segnali concreti, in particolare da una big come il Milan. Non è chiaro se il club rossonero abbia avanzato un’offerta formale, ma è evidente che l’interesse ci sia stato. Tuttavia, la risposta del dirigente rossoblù non lascia spazio a interpretazioni: nessun margine per un trasferimento. E non per via del contratto – rinnovato di recente fino al 2027 – ma per una promessa personale fatta a Joey Saputo.

La parola data vale più del contratto

Sartori, sottolinea il Corriere dello Sport, non si muoverà. Il suo rapporto con il club è saldo, costruito su fiducia e condivisione. Un legame che parte dall’alto, con Saputo e Fenucci, passa per Di Vaio, e arriva fino a Vincenzo Italiano, con cui il feeling è quotidiano e sincero. Non è sempre stato così: l’esperienza con Thiago Motta è stata fredda, quasi inesistente. Oggi invece, Sartori ritrova un ambiente familiare, dove confronti e dialoghi sono continui, anche a pranzo.

Bologna come un atelier di alta moda

Il Corriere dello Sport scrive che se nel 2027 Sartori dovesse lasciare il Bologna, sarà il club a dover prendere la decisione. Perché se dipendesse da lui, rinnoverebbe ancora. Il motivo? Il progetto tecnico, ma anche il valore che il Bologna ha assunto: una grande squadra in campo, un atelier di lusso sul mercato. Lo dimostrano i nomi: Castro, Ferguson, Ndoye, Beukema, Lucumí, Orsolini. Tutti accostati alle big, come accadde l’estate scorsa con Zirkzee e Calafiori. E tutti con una valutazione da top club europeo, non certo da squadra di seconda fascia.

Stabilità e ambizione: il progetto non si tocca

Nel Bologna di oggi non si vende per necessità, ma solo a fronte di offerte fuori scala. Il club lo ha dimostrato con i suoi calciatori, e ora lo ribadisce anche con i suoi dirigenti. Sartori resta.

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