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·3 luglio 2025

Sarri rilancia la Lazio: ritiro per tornare a correre, ma la rosa resta troppo anziana

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Sarri avrà a disposizione 13 giorni di ritiro per far correre la Lazio. Con un ordine preciso, mai a vuoto o in modo scriteriato, Sarri invoca un ritorno ai suoi insegnamenti del recente passato. Chi ancora non conosce la sua dottrina, dovrà adeguarsi al passo più svelto e ad una maggiore velocità di palleggio e pensiero. D’altronde, con Baroni i biancocelesti hanno toccato il peggior dato di chilometri percorsi (104,3, 18esima formazione dell’ultimo campionato). Invece, con il Comandante la Lazio era la squadra che aveva corso di più, detenendo il primo posto in Italia e nei primi cinque campionati europei per due anni e mezzo (quasi 110 km percorsi fino a metà marzo 2024).

Organico vecchio

Sarri sa bene che la condizione atletica è un fattore legato all’età, per questo confidava nella prosecuzione dell’opera di svecchiamento della rosa e nella sostituzione di alcuni elementi con giovani più congeniali al suo credo. Il tecnico avrà una sola composizione da gestire e una settimana intera per lavorare alle partite del weekend, ma la Lazio è sul podio delle squadre più anziane d’Italia, con dieci pedine ultra trentenni. Due titolari in difesa (Marušić e Romagnoli), forse uno a centrocampo (ad oggi Vecino lotta con Dele-Bashiru) e uno (Zaccagni) in attacco. A destra Isaksen partirà titolare, ma nel 4-3-3 Pedro diventerà il suo sostituto fisso. Sarri spera che il 38enne  spagnolo, da lui voluto a Formello, riesca a vivere un’altra “giovinezza” anche per il prossimo anno, ma teme che difficilmente riuscirà a confermarsi ancora il capocannoniere con 14 goal. La paura di Sarri è che non si ripeteranno le contingenze positive dell’ultima stagione, nonostante le quali la Lazio ha fallito l’obiettivo europeo.

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