🔥 Sanzioni per la Superlega e sedi di Euro2020: oggi decide l'UEFA | OneFootball

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Saverio Grasselli·23 aprile 2021

🔥 Sanzioni per la Superlega e sedi di Euro2020: oggi decide l'UEFA

Immagine dell'articolo:🔥 Sanzioni per la Superlega e sedi di Euro2020: oggi decide l'UEFA

Agenda piena per la UEFA.

Nella giornata di venerdì 23 aprile, infatti, è in programma il comitato Esecutivo nel quale verranno discusse le possibili sanzioni ai 12 club che fanno ancora parte della Superlega: le recenti uscite delle società, infatti, non sono ancora formali, avendo firmato un contratto vincolante fino al 2025. La clausola per abbandonare il progetto che prevede (secondo quanto riportato dal Financial Times) una sanzione di centinaia di milioni di euro, sarebbe scattata solo con l’avvio del torneo.


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Le esclusioni delle squadre attualmente impegnate nelle varie coppe europee (Real Madrid, Manchester City, Chelsea in Champions, Manchester United e Arsenal in Europa League), non è possibile a causa delle sanzioni delle televisioni, essendo la stagione già in corso. Sul punto si è espressa anche Evelina Christillin, membro dell’esecutivo FIFA: “No, non credo vadano espulse, ci saranno delle sanzioni di tipo morale o qualcosa del genere, ma non si può fare il processo alle intenzioni”.

L’obiettivo del presidente dell’UEFA, Aleksander Ceferin, resta comunque quello di far “subire le conseguenze degli errori ai diretti interessati”. Bisognerà capire se il prossimo anno per le fondatrici della Superlega sarà senza Champions ed Europa League, come riportava l’edizione de Il Corriere dello Sport nella giornata di giovedì.

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Altro tema all’ordine del giorno sono i prossimi Europei che cominceranno l’11 giugno (con Italia-Turchia).

Saranno stabilite infatti le 12 sedi della competizione e si capirà quindi quali stadi saranno in grado di ospitare il pubblico in occorrenza dei match e quali, invece, non riusciranno ad accogliere il 25% degli spettatori.

Il governo ha già dato l’ok all’Italia (con Roma) per procedere, mentre le autorità basche hanno visto negarsi, a Bilbao (stadio San Mames), la possibilità di prendere parte alla competizione, nonostante le rigide norme anti-Covid imposte.

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La Federcalcio spagnola, nel frattempo, starebbe proponendo Siviglia come rimpiazzo, mentre le sedi alternative sarebbero state inizialmente Cardiff e Stoccolma.

Resta in bilico anche Dublino: dopo le dichiarazioni del vice primo ministro irlandese, Leo Varadkar, San Pietroburgo è una candidata forte per inglobare le partite che si sarebbero dovute disputare in Irlanda.

In forse anche la disponibilità di Monaco di Baviera.