Calcio e Finanza
·10 marzo 2025
San Siro, ultimatum di Sala ai club: piano entro oggi o incontro immediato

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·10 marzo 2025
Il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, è in attesa del piano di fattibilità economica che Milan e Inter avrebbero già dovuto presentare per acquistare San Siro e le sue aree circostanti. Il primo cittadino milanese è preoccupato per questo ritardo e venerdì ha scritto alle società e agli azionisti americani per avere lumi e capire il motivo per cui il meccanismo si sia inceppato.
L’edizione milanese de Il Corriere della Sera spiega che qualora il cosiddetto Docfap (documento di fattibilità delle alternative progettuali) non arrivasse neanche nella mattinata di oggi, l’invito da parte del sindaco sarebbe quello di presentarsi a Palazzo Marino in serata per un incontro.
«Avendo appreso dai media che ci sarebbero alcuni punti di disallineamento tra le vostre società in ordine alla proposta d’acquisto e che in base alla dichiarazione riportata, la stessa arriverà comunque “a brevissimo” confido e auspico che ciò avvenga», ha scritto Sala, in riferimento al recente stop sulla procedura per arrivare alla presentazione del documento.
Ricordiamo, infatti, che nell’ultimo controllo da parte degli staff di Oaktree e RedBird negli USA ci si era divisi su una clausola: cosa succederebbe se uno dei due club dovesse tirarsi indietro. È logico ritenere che una clausola di tale importanza fosse già prevista e non una sorpresa dell’ultimo minuto, ma bisognava mettersi d’accordo sulla formulazione, e decidere se sancire solo il principio generale o specificare le varie opzioni.
La preoccupazione di Sala riguarda i tempi. «Come ho precisato in precedenti occasionoi, data anche la rilevanza del progetto e la complessità del contesto normativo, procedurale e fattuale in cui si inserisce, questa amministrazione deve poter procedere a una tempestiva pianificazione e programmazione delle proprie valutazioni e decisioni in ordine al futuro dell’attuale impianto», ha spiegato il sindaco.
Già in precedenti occasioni, Palazzo Marino aveva chiesto alle squadre di accelerare e di rispettare il cronoprogramma perché è fondamentale arrivare alla vendita di prima che scatti il vincolo della Soprintendenza sul secondo anello a settembre. Le fasi dell’iter prevedono che dopo il deposito del docfap tocchi al Comune istruire la pratica. Poi la palla passa alla conferenza dei servizi che dovrebbe concludersi con la dichiarazione di pubblico interesse.