San Siro Inter, Corbani: «Se Leonardo avesse dipinto solo tre quarti del Cenacolo, l’opera non sarebbe da considerarsi realizzata» | OneFootball

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Inter News 24

·12 luglio 2025

San Siro Inter, Corbani: «Se Leonardo avesse dipinto solo tre quarti del Cenacolo, l’opera non sarebbe da considerarsi realizzata»

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San Siro Inter, Corbani duro nella propria posizione sulla difesa dello stadio meneghino: le sue parole dure ai microfoni de La Repubblica

La battaglia per la salvaguardia dello stadio San Siro, casa di Inter e Milan, entra in una nuova fase. Luigi Corbani, ex assessore alla Cultura del Comune di Milano e presidente del Comitato Sì Meazza, ha ribadito la necessità di tutelare l’impianto sportivo milanese come bene di interesse culturale. Secondo Corbani, il secondo anello dello stadio avrebbe già compiuto i 70 anni necessari per ottenere la tutela prevista dal Codice dei beni culturali.

Il Comitato Sì Meazza ha anche presentato un ricorso al TAR e inviato una lettera al ministro della Cultura Alessandro Giuli e alla Sovrintendenza, chiedendo un intervento per fermare l’iter di abbattimento dell’impianto. In un’intervista rilasciata a La Repubblica, Corbani ha affermato il proprio punto di vista alla Sovrintendenza, però, in una recente relazione, fissa la data di partenza dei 70 anni al 10 novembre 1955, giorno del collaudo provvisorio. Corbani ha infatti contestato anche questa interpretazione:


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«Non lo dico io, lo dicono i documenti. Ci sono gli articoli con foto dei principali giornali dell’epoca che indicano come il 29 giugno del 1955 lo stadio abbia ospitato la partita Milan-Honved. In quell’occasione lo stadio fu occupato da 60 mila persone e dalle foto si evince perfettamente come la configurazione del secondo anello, quella che lo rende un bene di interesse culturale, fosse già ben definita».

«Il documento della sovrintendenza non sostiene nulla in maniera perentoria, utilizza diversi condizionali e soprattutto si rifà a una documentazione inviata dal Comune di Milano che non è completa. E poi il Codice dei beni culturali, per stabilire la data in cui scatta la tutela, parla di esecuzione dell’opera, non di collaudo. Se si nega la sussistenza dei settant’anni perché il secondo anello era completato per tre quarti e non per intero, significa che se Leonardo avesse dipinto solo tre quarti del Cenacolo, l’opera non sarebbe da considerarsi realizzata. Questa tesi non sta in piedi. Al netto di ciò, la questione non si può focalizzare solo sui settant’anni».

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