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Inter News 24

·17 luglio 2025

San Siro, il progetto può rallentare ancora: al centro le indagini della procura, cosa succede

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San Siro, le ultime sul nuovo progetto per la vendita dell’impianto a Inter e Milan in vista delle prossime stagioni. I dettagli

Il progetto che doveva portare Inter e Milan all’acquisizione di San Siro e delle aree circostanti è ora scosso da un nuovo sviluppo giudiziario che potrebbe mettere in discussione le tempistiche e le modalità dell’operazione. Dopo la decisione del Tar della Lombardia, che ha respinto la richiesta di sospensiva relativa al vincolo sul secondo anello, tutto sembrava ormai pronto per un rapido accordo tra il Comune di Milano e i due club. Tuttavia, l’inchiesta sulla gestione urbanistica, che ha coinvolto figure chiave dell’amministrazione cittadina, potrebbe rallentare drasticamente i piani, mettendo sotto esame l’intero progetto.

Secondo quanto riportato da SportMediaset, il piano del Sindaco Sala era ben delineato: concludere un accordo con le due società per la vendita dello stadio, fissata dall’Agenzia delle Entrate a 197 milioni di euro, portare la delibera in giunta il 21 luglio e successivamente in Consiglio comunale per cercare di chiudere la questione entro il 31 luglio. Ora, però, il tempo potrebbe essere dilatato a causa dell’inchiesta che ha portato alla richiesta di sei misure cautelari, tra cui quella per Giancarlo Tancredi, assessore all’Urbanistica del Comune di Milano, coinvolto in un’inchiesta che ha fatto emergere presunti conflitti di interesse legati alla gestione delle opere pubbliche, comprese quelle relative allo stadio Meazza.


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Al centro dell’inchiesta ci sono anche i rapporti tra Giuseppe Marinoni, presidente della Commissione Paesaggio, e la società J+S di Pella, coinvolta in numerosi progetti immobiliari, tra cui quello di San Siro. La J+S ha già realizzato lo stadio di Cagliari e il progetto per l’Atalanta, ma è anche parte del team di progettazione per il nuovo stadio di Milan e Inter. La Procura milanese ha richiesto l’arresto di Marinoni per il presunto conflitto di interessi legato a questi progetti. Il Manifesto ha inoltre riportato che, all’interno della commissione Paesaggio, tutti erano a conoscenza della situazione ma nessuno ha fatto nulla per fermarla.

Questa nuova inchiesta, che coinvolge esponenti di spicco del Comune, rischia di complicare ulteriormente il percorso che sembrava ormai essere arrivato alla fase finale. Milan e Inter avevano visto l’acquisizione di San Siro come un traguardo imminente, ma ora, con il coinvolgimento della Procura e l’intreccio di interessi, i piani potrebbero subire rallentamenti significativi. Il futuro di San Siro e delle due squadre ora è in attesa di sviluppi decisivi.

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