Sampnews24
·10 luglio 2025
Sampdoria, M.A.R.A.T. Football Management ha presentato un’istanza arbitrale contro i blucerchiati: ecco il motivo

In partnership with
Yahoo sportsSampnews24
·10 luglio 2025
Il Collegio di Garanzia dello Sport del CONI è stato chiamato a dirimere una controversia significativa che vede contrapposte la M.A.R.A.T. Football Management S.r.l., rappresentata dal noto Agente Sportivo Mario Giuffredi, e la Sampdoria. La questione verte su un contratto di mandato stipulato in data 30 luglio 2024, un accordo che, secondo l’istanza presentata, non sarebbe stato pienamente rispettato o avrebbe generato un contenzioso tale da richiedere l’intervento di un organo arbitrale. Lo comunica lo stesso Coni.
Il fulcro della disputa risiede nel mandato che la Sampdoria avrebbe conferito alla M.A.R.A.T. Football Management. L’incarico specifico affidato all’agenzia di Mario Giuffredi riguardava la gestione degli interessi della società blucerchiata in merito al tesseramento del calciatore Gennaro Tutino. Non si trattava di un semplice trasferimento, ma di un’operazione complessa strutturata come una cessione a titolo temporaneo con obbligo di riscatto. Questo tipo di formula prevede che, al verificarsi di determinate condizioni, il prestito si trasformi automaticamente in acquisizione definitiva del cartellino del giocatore.
Il mandato includeva anche la gestione delle condizioni economiche pattuite tra la società cedente e la Sampdoria per l’acquisizione definitiva, nonché la stipula del contratto di prestazione sportiva che avrebbe legato Tutino al club genovese. La complessità dell’operazione, che coinvolgeva non solo il trasferimento del giocatore ma anche la definizione dei termini contrattuali futuri, rende evidente la delicatezza del ruolo assunto dall’agenzia di Giuffredi.
La presentazione dell’istanza arbitrale, avvenuta ai sensi dell’articolo 22, comma 2, del Regolamento Agenti Sportivi del CONI, suggerisce che tra le parti sia insorta una controversia relativa all’esecuzione o all’interpretazione del contratto di mandato. Le ragioni precise che hanno spinto Mario Giuffredi a ricorrere al Collegio di Garanzia non sono esplicitate nell’annuncio, ma è plausibile che si tratti di un mancato pagamento di commissioni, di una violazione delle clausole contrattuali o di una divergenza sulle modalità con cui l’operazione Tutino è stata gestita o finalizzata.
Il Collegio di Garanzia dello Sport, in quanto massimo organo di giustizia sportiva in Italia, ha il compito di risolvere le controversie che non trovano soluzione nelle altre istanze federali o che richiedono un arbitrato specifico, come in questo caso. La sua decisione sarà vincolante per entrambe le parti e potrà avere ripercussioni significative sia per la M.A.R.A.T. Football Management che per la Sampdoria, in termini economici e reputazionali. L’esito di questo arbitrato potrebbe inoltre influenzare future operazioni di mercato tra le parti coinvolte e dettare un precedente per controversie simili nel panorama calcistico. La vicenda di Gennaro Tutino, quindi, si sposta dal campo da gioco alle aule della giustizia sportiva, in attesa di un verdetto che chiarirà le responsabilità e i diritti delle parti in causa.