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·21 settembre 2023

Samp, per sbloccare il prossimo mercato servirà un altro aumento di capitale

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Mentre i ragazzi di Andrea Pirlo stanno facendo fatica in questo inizio di campionato, con già tre sconfitte nelle prime cinque partite, ecco che in casa Sampdoria si aspetta a breve il ritorno in Italia di Matteo Manfredi, co-proprietario del club insieme ad Andrea Radrizzani.

Come riporta l’edizione odierna de Il Secolo XIX, Manfredi è di rientro da Singapore, dove tra i tanti appuntamenti qualcuno dovrebbe avere coinvolto anche la ricerca di un socio per la Sampdoria. Tra l’altro proprio a Singapore ha sede Greenfield Investment, la società riconducibile a Radrizzani che ha messo la garanzia per l’operazione Sampdoria. In attesa dell’omologazione da parte del Tribunale di Genova sul piano di ristrutturazione del debito, è tornato a fare parlare di sé il comma IV bis dell’articolo 90 delle NOIF, «la non ammissione a operazioni di acquisizione del diritto alle prestazioni dei calciatori sino al termine della seconda sessione di mercato successiva all’intervenuta omologazione della competente Autorità Giudiziaria».


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Comma che è stato introdotto per tutti lo scorso 19 aprile, ma nato proprio per il “caso Sampdoria”. Il punto chiave è questo: il comma IV bis è legato al comma IV che obbliga a chiudere le sessioni di mercato in attivo quelle società che non rispettano la misura minima dell’indicatore di liquidità, come appunto la Samp al momento. Il comma V però specifica una serie di strumenti con i quali è possibile ripianare la carenza finanziaria, tra i quali anche l’aumento di capitale, che stanno portando avanti Manfredi e Radrizzani. E revocare così la misura restrittiva, dietro presentazione di istanza, cosa che i proprietari blucerchiati hanno intenzione di fare a breve giro di posta.

Ma questa specifica fa riferimento solo al comma IV, indicatore di liquidità, e non al IV bis, procedure di ristrutturazione. Insomma c’è una zona grigia che va chiarita al più presto per società come la Sampdoria che hanno da un lato un problema legato all’indice di liquidità e dall’altro stanno portando avanti un’operazione di ripianamento di debiti pregressi.

Su questo articolo c’è già stato un confronto diretto con la FIGC a Roma nei giorni caldissimi di aprile che poi portarono al cambio di proprietà. A presentarsi davanti ai delegati federali furono alcuni membri del CdA di allora, Romei, Panconi, Lanna, con gli avvocati Bissocoli e Chiodini. Si tratta di una norma il cui spirito mira a tutelare la leale concorrenza tra le squadre, ma è altrettanto vero che non può penalizzare chi ha salvato una società e ha volontà e disponibilità di investire per migliorare. È un aspetto che va chiarito velocemente con la FIGC che è già in contatto con gli uffici legali di Manfredi e Radrizzani. Ma è un aspetto che sta interessando anche gli studi legali di alcuni soggetti potenzialmente interessati alle quote della Samp con i due proprietari che non hanno mai nascosto di essere disponibili a includere soci nel capitale della società genovese.

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