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·27 aprile 2024

Salernitana, il club granata è ufficialmente in B. Colantuono: “Era solo questione di tempo, però qui…”

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Dopo un campionato davvero sciagurato, fatto di errori tecnici e prestazioni insufficienti la Salernitana è ufficialmente in Serie B. Con la sconfitta di Frosinone, la squadra del presidente Iervolino è aritmeticamente retrocessa in cadetteria.

Salernitana, il club granata è ufficialmente in B. Colantuono: “Era solo questione di tempo, però qui…”

Dopo tre stagioni consecutive in Serie A, la Salernitana torna in Serie B. Quest’anno non è riuscita l’impresa di due stagioni fa con Davide Nicola in panchina (e Sabatini dirigente), una cavalcata incredibile che permise ai campani di mantenere la massima categoria. Adesso una nuova retrocessione, a nulla valso l’arrivo di Colantuono in panchina, il quarto allenatore di questa sciagurata stagione. La Salernitana è tornata in Serie A nella stagione 2021/22, dove mancava dalla fine degli anni ’90.


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Un epilogo ormai scritto da diversi mesi, determinato non solo dai risultati di campo ma anche dalle turbolente vicende societarie che hanno coinvolto la dirigenza, su tutte quella di Walter Sabatini, ma anche i numerosi cambi di tecnici. Quest’anno la Salarnitana ha cambiato ben 4 allenatori in un solo campionato: è partita con Paulo Sousa, esonerato ad ottobre; ha proseguito con Pippo Inzaghi che ha retto solo 4 mesi. Ha virato su Fabio Liverani che è durato appena 5 partite (un solo punto). L’ultimo è stato proprio Colantuono che adesso deve portare il fardello di una retrocessione che poco ha a che vedere col suo lavoro, essendo già compromessa al suo arrivo.

Stefano Colantuono ha commentato così il ko col Frosinone, costato alla sua Salernitana la retrocessione aritmetica in Serie B: “Tre gol di scarto non c’erano, abbiamo giocato alla pari col Frosinone e forse abbiamo fatto anche qualcosa in più – le sue parole a Dazn -. La retrocessione era solo questione di tempo, ma sono dispiaciuto dal risultato. Abbiamo creato tantissimo, vorrei anche rivedere qualche episodio perché quando sei ultimo in classifica sei un po’ poco considerato… Ora la società avrà il tempo per programmare”.

“La tifoseria non è retrocessa, si è dimostrata una delle più virtuose del campionato. Questa è stata un’annata nata male, ma da qui si può creare un futuro importante grazie a un club forte e al sostegno dei tifosi. Abbiamo la forza per ripartire. Crescita? Abbiamo dei giovani importanti, ma sarà la società a decidere chi confermare, in molti sicuramente avranno mercato. Motivazioni? Dobbiamo finire il campionato senza regalare nulla a nessuno, dovremo essere degni della maglia che indossiamo”.

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