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Emilio Scibona·9 aprile 2024
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Emilio Scibona·9 aprile 2024
L’andata dei quarti di finale tra Arsenal e Bayern Monaco si chiude con un 2-2 al termine di una partita intensa, ricca di emozioni e sul filo del rasoio fino alla fine.
Tra i protagonisti del match Bukayo Saka, una delle stelle più splendenti dei “Gunners” di Arteta. Il classe 2001 ha sbloccato la gara e lo ha fatto in grande stile.
Tutto nasce da un recupero palla di White sulla trequarti dopo un controllo non perfetto dello stesso Saka, che però si riscatta e alla grande. Dopo una breve conduzione il giocatore della nazionale inglese lavora la palla e fa partire un sinistro piazzato chirurgico: Neuer non può fare nulla.
Quello di Saka è il primo gol segnato dall’Arsenal nei quarti di finale di Champions dopo 14 anni: l’ultimo lo aveva realizzato Bendtner contro il Barcellona 14 anni fa nell’anno del Triplete dell’Inter.
La gran giocata del talento dell’Academy dei “Gunners” è stata vanificata da un errore collegiale del reparto difensivo. Tutto nasce da un’uscita sciagurata di Raya, seguito da un errore in uscita di Gabriel che serve una palla velenosa a Kiwior: a quel punto salta il banco con Goretzka che anticipa Rice e trova un’imbeccata perfetta per Gnabry (ex della partita) che pareggia i conti.
Gnabry conferma dunque di avere un feeling particolare nelle partite contro le squadre della nazione in cui ha finito la sua formazione calcistica: solamente Benzema ha segnato più di lui nelle gare in trasferta contro compagini inglesi.
Il Bayern poi riesce a passare in vantaggio. Tutto nasce da un’azione poderosa di Sanè che porta a spasso la difesa dei “Gunners” per poi essere colpito al piede in area da Saliba.
L’arbitro fischia il rigore e dal dischetto Harry Kane, leggenda di quel Tottenham nemesi storica dell’Arsenal, spiazza Raya e fa 1-2 gelando i tifosi dell’Emirates.
Con questo rigore Kane diventa il giocatore ad aver messo a segno più reti all’Emirates Stadium da avversario: quando si dice spauracchio.
La ripresa comincia sulla falsariga del primo tempo con due squadre che se la giocano a viso aperto mettendo in campo intensità e qualità. Arteta decide di giocarsi le carte Gabriel Jesus e Trossard: la mossa si rivela vincente.
Al 75′ su una palla recuperata da Saka Gabriel Jesus sale in cattedra: prima elude in grande stile la marcatura di de Ligt e poi serve un cioccolatino a Trossard, che, nel cuore dell’area, ringrazia e batte Neuer facendo impazzire i tifosi dei “Gunners”.
L’esterno belga diventa così il giocatore subentrante ad aver segnato di più in questa stagione.
Inoltre Trossard raggiunge Kanoutè, Oscar e un certo Alex Del Piero nel gruppo di giocatori capaci di andare a segno nelle prime quattro partite casalinghe giocate in Champions.
Le emozioni non mancano nemmeno nel finale. Il Bayern sfiora il pareggio con Coman, che all’89’ prende il palo da due passi con un colpo di stinco passato sotto le gambe di Raya. All’ultimo respiro dei cinque di recupero un episodio destinato a far discutere: Saka entra in area con Neuer che lo prende sulla caviglia in uscita.
L’arbitro Nyberg fa proseguire fino al fischio finale, mettendo tutto in stand-by per un check col VAR, che non lo richiama all’on-field review. Arriva così il fischio finale di una partita veramente ricca di episodi ed emozioni, degna del paloscenico europeo.