Inter News 24
·19 settembre 2024
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Intervenuto sulle colonne della Gazzetta dello Sport, Arrigo Sacchi ha analizzato così Manchester City Inter di ieri, rendendo onore a Simone Inzaghi per la partita preparata.
AD ALTI LIVELLI PER RIMANERCI – «Bravissima l’Inter. Il pareggio a Manchester, contro il grande City di Guardiola, certifica che i nerazzurri sono davvero arrivati ad alti livelli, e possono restarci».
GIOCO – «La sfida è stata interessante, nonostante non ci siano stati gol. Si sono viste trame di gioco piacevoli, si è ovviamente ammirato il palleggio degli inglesi, davvero impressionanti quando hanno il pallone tra i piedi».
DIFESA – «Però la squadra di Inzaghi non ha mai concesso troppi spazi, ha sempre chiuso con precisione, con ottime marcature a scalare e, alla fine, ha costretto i giocatori di Guardiola a ricevere il pallone da fermi. In questo modo è più facile fermare gli avversari».
CORAGGIO – «La cosa che più mi è piaciuta dell’Inter è stata l’esibizione di coraggio. Sì, perché i nerazzurri non sono andati a Manchester per fare le barricate, o per subire il dominio del City. Ogni volta che si concludeva un’azione degli inglesi loro sono stati pronti a ribaltare il fronte, con ripartenze molto pericolose. Ciò significa che sul piano della mentalità la squadra di Inzaghi ha fatto un notevole passo in avanti: adesso si comporta come si deve fare in Europa, cerca di prendere possesso del campo, di intimidire l’avversario. Il coraggio dell’Inter è davvero una gran bella notizia, perché senza paura si può raggiungere qualsiasi traguardo».
PROTAGONISTA – «Lo ripeto: ci siamo, finalmente ci siamo, e a mio avviso questa Inter ha tutto per poter disputare una Champions da protagonista. Ha una rosa ampia, esperienza, ottima tecnica, conoscenze tattiche, e ha anche notevoli doti fisiche».
PUNTO DI PARTENZA – «Il fatto che i nerazzurri abbiano giocato alla pari contro una delle squadre più forti d’Europa dev’essere un motivo di orgoglio e, nello stesso tempo, un punto di partenza: qui si comincia l’avventura, con questa mentalità positiva, e poi bisogna pedalare e cercare di migliorarsi giorno dopo giorno, partita dopo partita. Ma i mezzi ci sono, e mi sembra che non manchi nemmeno l’atteggiamento mentale».
SU BARELLA – «Barella mi è piaciuto tantissimo, ha lavorato nelle due fasi, si è sacrificato in copertura e, quando ne ha avuto la possibilità, si è lanciato anche in avanti. È un centrocampista completo che ha compiuto enormi progressi da quando ha iniziato la carriera. E questo lo dico a suo merito: significa che ha voglia di lavorare e di crescere sempre di più».
SU THURAM – «Thuram, attaccante di rara intelligenza, è stato molto utile soprattutto nelle azioni di ripartenza».