Sacchi: «Norvegia-Italia? Loro saranno stanchi, vi dico cosa non bisogna fare» | OneFootball

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Cagliarinews24

·3 giugno 2025

Sacchi: «Norvegia-Italia? Loro saranno stanchi, vi dico cosa non bisogna fare»

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Sacchi, l’ex CT della Nazionale Italiana analizza le criticità del calcio italiano e lancia un messaggio in vista di Norvegia-Italia

Sulle pagine de La Gazzetta dello Sport, Arrigo Sacchi è tornato a commentare il percorso della Nazionale. Ecco alcune delle sue dichiarazioni:

PAURA – «È quello che sostengo io quando mi fermano per strada e mi chiedono che cosa farà l’Italia in queste eliminatorie. Rispondo: noi siamo l’Italia, non possiamo aver paura della Norvegia, sennò tanto vale che restiamo a casa…».


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IL PROBLEMA PRINCIPALE DELL’ITALIA – «La mancanza di uno stile nel calcio italiano e, di conseguenza, la mancanza di uno stile di gioco della Nazionale. Spalletti, che è bravissimo, fa i salti mortali. Ma cosa può inventarsi se alcuni elementi giocano con la difesa a quattro, altri sono abituati a un centrocampo che non fa pressing, altri ancora conoscono solo i principi di catenaccio e contropiede? Il ruolo del ct, credetemi, è davvero complicato, e ve lo dice uno che lo ha provato sulla propria pelle. Io avevo puntato sul blocco del Milan, ma Spalletti su quale blocco può puntare visto che la maggior parte delle squadre è zeppa di stranieri?».

COSA FARE CON LA NORVEGIA – «Prima cosa: non aspettare gli avversari. Guardate che cosa ha combinato l’Inter contro il Psg: otto in area di rigore e pallone sempre nei piedi dei francesi. Prima o poi, ti piazzano l’imbucata e vai sotto. Possibile che noi italiani non riusciamo a capire che il metodo migliore per difenderci è attaccare, pressare, rubare il tempo e lo spazio agli avversari? No, noi siamo sempre quelli che devono difendere il Piave… Ma per carità! Quindi: nessuna paura, coraggio e pressing, che è l’arma più utilizzata a livello internazionale».

COME STANNO GLI AZZURRI – «Non lo so, ma anche quelli della Norvegia hanno giocato per un anno intero, e saranno stanchi pure loro. Ripeto: se partiamo con gli alibi e con le paure, non andiamo da nessuna parte».

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