Roma, tutta la verità: contro l’Eintracht la prima vera sfida da dentro o fuori per Ranieri | OneFootball

Corriere dello Sport (J. Aliprandi) – È il primo vero dentro e fuori della stagione, “una finale“, come ha detto Hummels, e la Roma non vuole sbagliarla. Perché la gara contro l’Eintracht Francoforte oltre a essere un vero e proprio spareggio per entrare ai play-off di Europa League potrà realmente mostrare di quale pasta sia fatta la Roma, costruita in estate con l’ambizione di entrare prepotentemente in Champions, salvo poi affondare come il coltello nel burro tra le insicurezze e gli errori di gestione di una rosa che dopo appena tre mesi aveva visto in panchina altrettanti allenatori.

Ed è per questo che Ranieri ha voluto mantenere alta la concentrazione esclusivamente sulla partita di oggi: niente commenti sul mercato, niente polemiche su uscite serali dei giocatori (“Ho dato io il permesso ai tre giocatori di andare a un concerto martedì sera“), solo messaggi chiari e distensivi sulla sua squadra e sul lavoro che sta facendo per migliorarla.

Insomma, testa solo sul Francoforte e nient’altro: un messaggio e un segnale lanciato prima a Udine con quel turnover massiccio, poi ribadito anche ieri pomeriggio in conferenza. Pochi sorrisi, ed è una novità, sguardo concentrato e puntato fisso sui propri interlocutori. L’importanza delle parole, l’importanza di mantenere focalizzato l’obiettivo di superare il turno come fatto negli ultimi dieci anni (di gironi europei): “Sono arrivato che avevamo tutti paura di che cosa potesse fare la Roma. Ora dobbiamo fare bene ogni gara, alla fine vedremo che cosa saremo riusciti a fare“. Quella Roma presa a due punti dalla zona retrocessione e adesso arrivata a meno sei dal primo piazzamento europeo, una Roma che ha rialzato la testa negli ultimi due mesi ritrovando l’entusiasmo di partita in partita. Per questo il Francoforte, terzo in Bundesliga e secondo in Europa League, adesso fa meno paura.

Per Ranieri la speranza è di non veder ripetere gli errori commessi nelle precedenti gare, quei gol in contropiede scaturiti da rimesse sbagliate o palloni persi in mezzo al campo: “A volte sbagliamo per eccesso di foga, ma non vedo pigrizia fisica. Ho fatto vedere ai ragazzi il fallo laterale subito con il Lecce e quello in Olanda, dove abbiamo preso gol. Ecco, in quelle circostanze dobbiamo evitare certi errori, soprattutto perché in allenamento ci lavoriamo tanto“.