DirettaFanta
·22 novembre 2024
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L’Head of Performance giallorosso si è soffermato sulla situazione di Dybala e del percorso riabilitativo del gioiello argentino.
Mark Sertori, Head of Performance dell’AS Roma, ha parlato oggi in un’intervista concessa ai microfoni de Il Romanista. Di seguito le sue dichiarazioni al quotidiano.
”Ho parlato per primo con Dan Friedkin, poi con Ghisolfi e poi di nuovo con Dan Friedkin: ho subito compreso la visione dei Friedkin e ho detto “vengo subito”. La società è un top club, che è cambiata tanto negli ultimi anni, ma che è stata ai vertici della Serie A, facendo percorsi importanti nelle coppe. L’obiettivo non è fare bene per un anno, ma vincere scudetti e arrivare in Champions League per 10-12 anni, creare quindi una continuità di risultati.
Pensi al tema del miglioramento delle performance, impossibile non partire dalle condizioni di Paulo Dybala. La Joya rappresenta la sfida più grande per Sertori e lo staff giallorosso: «Non avevo ancora lavorato con lui. Ma Paulo ha dei piedi incredibili. Sì, stiamo provando con lui un’altra strada, non possiamo dire quale, ma l’obiettivo è farlo giocare il più possibile, renderlo più continuo, abbiamo visto cosa sa fare quando è in campo. Vogliamo che raggiunga gli standard degli altri giocatori. Ma a volte la natura supera la scienza.
Vi faccio un esempio. Ho lavorato per molti anni con Vincent Kompany al City quando ero un terapista. Lui si faceva male ai polpacci in continuazione e abbiamo provato di tutto, lavoravamo insieme ore e ore, sono tornato a casa alle 3 di notte per lui. Ma giocava e si faceva male. A volte ci sono giocatori così, è la natura. Sei lì che cerchi qualcosa nel corpo ma non trovi nulla, ne conosco tanti così in Inghilterra”.
Queste le dichiarazioni del dirigente giallorosso sulla situazione del giocatore argentino, ancora preda dei suoi soliti acciacchi stagionali.
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