🎥 Roma, Mourinho si presenta: "Facile vincere senza pagare stipendi" | OneFootball

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Saverio Grasselli·8 luglio 2021

🎥 Roma, Mourinho si presenta: "Facile vincere senza pagare stipendi"

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Special One, frontman, definite voi cos’è José Mourinho.

Il tecnico portoghese ha iniziato a dare spettacolo nella conferenza stampa di presentazione alla Roma, dopo il giro in Vespa a Trigoria qualche giorno fa.


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Umorismo e scena completamente sua sin dalle prime domande: “Essere alla Roma è una responsabilità che sento ma non siamo qui in vacanza. Siamo qui per lavorare e per questa ragione allenamento alle 16:00, arrivederci e ciao”.

Così Mourinho si alza, saluta tutti e scherza: “Possiamo andare?“, poi si risiede e continua.

Alla prima domanda dell’inviato di DAZN Mourinho, disturbato da alcune tende mosse dal vento, si alza e va in prima persona a toglierle per eliminare il fastidioso rumore che non gli permetteva la comunicazione.

“Ho dovuto cambiare telefono 3 volte perché non so come trovate sempre il mio numero”, sostiene lo Special One prima di tornare serio e analizzare il futuro della Roma.

Ecco uno stralcio delle sue dichiarazioni.


Sull’ambiente romano Non sono una persona troppo simpatica quando lavoro e magari non sarà un piacere per voi lavorare con me. Io devo difendere il mio club e uno dei modi di farlo è che quello che si fa internamente deve rimanere all’interno. Tutti noi all’interno di Trigoria e della società dobbiamo pensare così.

Sul DNA della sua Roma Conoscere il gruppo. Non andiamo a cambiare delle cose quando non siamo consapevoli di tutto quello che c’è all’interno del gruppo. E’ importante conoscerlo. Ci sono dei principi fondamentali e non negoziabili […]. Da quando sono arrivato ho fatto una quarantena che mi ha permesso di essere dentro il centro di allenamento. Ho visto una gioia di lavorare insieme ed è una sensazione buona. Arrivare e capire subito che la gente vuole lavorare insieme, per me è un buon feeling.

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Sul mercato Non ho parlato con nessuno, puoi pensare che non è vero ma ti dico la verità. Non ho parlato con nessuno. Parlo con Tiago, con la proprietà e con il club ma di giocatori non ho parlato con nessuno.

Sulla fascia di capitano a Dzeko Io non ti devo dire quello che faccio all’interno del mio club. Se entriamo in questa dinamica, di dirmi cosa faccio e con chi parlo, sarò un antipatico che non condivide con voi quello che faccio all’interno. La domanda del capitano sarà una situazione che prima di tutti la società e i giocatori devono sapere prima di voi.

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Su Cristante e Mancini Cristante dimostra che è una Nazionale piena di giocatori di talento. Solo possono iniziare in 11, Mancini non può fare miracoli in questo senso. Mancini ha un rispetto grande per Cristante come giocatore perché ogni momento di difficoltà Cristante è lì per aiutare. E’ un ragazzo con una personalità fantastica e lo aspetto a braccia aperte.

Su Spinazzola Spinazzola è una triste situazione per tutti noi. Ma è incredibile nella sua gioia di vivere e di fare, arriva al centro di allenamento con questo infortunio e sembra che non è successo niente. E’ positivo ma non lo avremo per tanto tempo. E’ una situazione dura per lui e per noi. La soluzione da trovare? Abbiamo Calafiori che deve lavorare tanto per noi, abbiamo fiducia di lui. Però scusi direttore ma abbiamo bisogno di un terzino sinistro.

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Sulla sua filosofia e le avversarie Non voglio la Roma di Mourinho, ma la Roma dei romanisti. Io sono uno in più, che insieme a loro all’interno del club e ai tifosi del mondo, sono uno in più. Se vuoi parlare della Juve di Max o del Napoli di Spalletti o della Lazio di Sarri puoi farlo ma la Roma di Mourinho non mi piace.

Sui titoli in giallorosso Voi parlate di titoli e noi di tempo e di progetto, di lavoro. I titoli non sono parole, è troppo facile da dire […]. Tu parli di titoli, noi di tempo, di lavoro, di progetto e migliorare. I titoli arriveranno. La società non vuole un successo isolato, vuole arrivare lì e rimanere lì. E’ più difficile questo. E’ ancora più facile se tu vinci e non hai soldi per pagare gli stipendi. Vogliamo essere sempre sostenibili e siamo uniti in questo pensiero. Lavorare e arriverà.

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Sul ruolo di Zaniolo Dobbiamo capirlo, dobbiamo comunicare e analizzare […]. È un ragazzo con talento fantastico, sappiamo quello che è successo dal punto di vista degli infortuni e poi dobbiamo trovare per lui dentro una dinamica di gioco della squadra l’habitat naturale, dove si può esprimere al massimo. Un’idea di gioco che i giocatori possono condividere con noi.

Su Ronaldo Non si deve preoccupare di me perché non gioco come difensore centrale. Purtroppo sono troppo scarso e vecchio per giocare con lui.