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·21 novembre 2024
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Pietro Chiodi, manager di Claudio Ranieri, ha parlato al Corriere dello Sport: “Lui diceva che sarebbe tornato in pista solo per il Cagliari o la Roma o per una Nazionale, ma alla Roma in particolare non avrebbe mai detto no. In questo periodo ha rifiutato tante altre offerte, all’estero e in Italia. Quando c’è stato il primo contatto? Il lunedì dopo la partita persa con il Bologna. Ci siamo visti prima a Roma con Ghisolfi, con il quale si sono create le condizioni per andare a Londra. C’è stata subito sintonia, sin dall’incontro con il diesse a Roma. I due si sono scambiati idee su come vedevano il calcio e come poter lavorare insieme. Con Ghisolfi è stata trovata subito l’intesa, ratificata poi dall’avvocato Vitali. Posso dire che in questa trattativa non ci sono state lacune nella dirigenza giallorossa, è strutturata come tante società, non ci sono stati intoppi nei passaggi da un ruolo all’altro, non è mancato niente.
[…] Ha avuto anche un contratto di due anni da senior technical manager: sarà consulente della proprietà per tutte le questioni sportive del club. Siamo stati a parlare per ore, Claudio gli ha spiegato il suo punto di vista. Tutti aspettavano la normalità di Claudio, sono passati dallo Special One al Normal One. Trattativa complicata? No, assolutamente. Da agente sono assolutamente soddisfatto, perchè quando tutti si alzano dal tavolo soddisfatti vuol dire che ho raggiunto il mio obiettivo. Dal punto di vista umano sono rimasto colpito dal rapporto che Dan ha con i figli. Voglio fare i complimenti per come il presidente ha tenuto in grande considerazione il pensiero dei figli. Si sono scambiati opinioni, in una orizzontalità di rapporti. Si vede che i figli si sono meritati questa fiducia, altrimenti non avrebbero avuto questo spazio. Da genitore spero che un giorno, quando saranno grandi, potrò avere lo stesso rapporto con i miei figli. I figli hanno una sintonia fantastica con il padre e sono stati tutti molto rispettosi nei confronti di Claudio […].
Dan non dorme la notte per i risultati della Roma. E’ gente che vuole vincere. Secondo me alla società non manca niente per riuscire a farlo. Ho scoperto una umanità che non conoscevo. Si vede che Ryan è più dentro le cose dell’altro, ci tiene moltissimo alla Roma, anche il più giovane è molto coinvolto. È gente che sta male quando i risultati non arrivano. Ryan ha spiegato bene alcune cose più tecniche a Claudio. Sono convinto che riusciranno a togliersi grandi soddisfazioni”.