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·16 aprile 2025
Roma, il conto del derby: stop alle trasferte e sei arresti tra gli ultrà

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·16 aprile 2025
La Repubblica (L. Monaco) – Dalla prossima stagione stop ai derby in notturna. E già da questa settimana, per i prossimi tre turni di campionato, gli ultrà di Roma e Lazio verranno tenuti lontani dai settori ospiti. Per loro le trasferte sono vietate. Non poteva finire diversamente dopo la guerriglia che domenica ha incendiato il prepartita di Lazio-Roma. Il bilancio di 24 agenti feriti nel tentativo di arginare prima i 500 ultrà giallorossi che hanno assaltato ponte Milvio e poi l’offensiva dei mille picchiatori laziali uniti contro la polizia hanno convinto il Viminale a prendere delle misure drastiche. Il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi ieri ha comunicato alla Figc che per la prossima stagione calcistica “non sarà più consentito lo svolgimento in orario serale delle partite ad alto rischio, come il derby tra le squadre romane”.
Tra gli arrestati laziali ci sono un militante di CasaPound, già daspato e il figlio ventiquattrenne di Ettore Abramo detto “Pluto”, uno dei capi della curva Nord attualmente in carcere con sentenza definitiva per il suo coinvolgimento nell’inchiesta Grande raccordo criminale, che nel 2019 ha scoperchiato il sistema messo in piedi da Fabrizio “Diabolik” Piscitelli (il leader degli Irriducibili della Lazio ucciso 7 agosto 2019 al Parco degli Ac-quedotti) per la gestione del narcotraffico su Roma. Abramo Jr aveva già conosciuto le manette (ma era stato subito rimesso in libertà) nell’aprile scorso, quando era stato fermato con l’accusa di aver partecipato, insieme a Claudio Corbolotti, un altro dei reggenti della Nord dopo la scomparsa di Diabolik, agli scontri nel prepartita del derby della passata stagione.
Tra gli indagati romanisti c’è il cinquantacinquenne del Gruppo Quadraro, meglio conosciuto lungo i marciapiedi della borgata a sud di Roma con il soprannome di “Armandino”. Il lavoro degli investigatori è solo all’inizio: ora cercano nelle telecamere le prove per inchiodare i tifosi neofascisti stranieri ospiti dei laziali: i tedeschi del Lokomotive Lipsia (presi a cinghiate dai romanisti nel pre-partita) e i bulgari del Levski Sofia, picchiati sempre dai romanisti nel dopo partita. Tra le fila dei romanisti c’erano gli ultrà greci del Panathinaikos (Gate 13) e i croati (Bad blue boys) della Dinamo Zagabria.
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