Rolando Bianchi: «Il Torino ha una storia magica, lo seguo ancora. Baroni? Ecco cosa dobbiamo aspettarci» – ESCLUSIVA  | OneFootball

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·11 giugno 2025

Rolando Bianchi: «Il Torino ha una storia magica, lo seguo ancora. Baroni? Ecco cosa dobbiamo aspettarci» – ESCLUSIVA 

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Rolando Bianchi in esclusiva ripercorre i suoi anni al Torino in occasione del ritorno al Filadelfia, pensiero anche sul nuovo tecnico Marco Baroni

(Lorenzo Bosca – Inviato allo Stadio Filadelfia). «Rolando alè, Rolando Bianchi. Rolando alè, Rolando Bianchi». Il coro che si leva dalle tribune del Filadelfia è lo stesso che i tifosi intonavano dai seggiolini dello Stadio Olimpico Grande Torino. Tanto, tantissimo, da quel 19 maggio del 2013 – giorno dell’addio al Toro di Rolando Bianchi – sembra cambiato. Tranne la fame sottoporta del bomber di Albano Sant’Alessandro, che si tratti di una partita di Serie A o di un’amichevole tra ex calciatori e artisti granata l’istinto killer è sempre il medesimo.

Gol in campo, autografi e selfie fuori. A fare da padrone della seconda edizione de ‘La partita della Leggenda’ organizzata lo scorso venerdì 6 giugno è stato proprio l’ex bomber del Torino. Poco prima di testare il rettangolo verde del Filadelfia Bianchi ha avuto anche modo di esprimere alcune dichiarazioni per le colonne di CalcioNews24. Dal nobile scopo dell’evento (portare il Museo del Grande Torino nel centro sportivo un tempo di Valentino Mazzola) alle dinamiche attuali legate al club calcistico piemontese. Le sue dichiarazioni:


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Domanda scontata, ma che emozione è – vestito da calcio come ai vecchi tempi – tornare a Torino, la tua casa per tanti anni?

«E’ sempre bello. Poi io il Filadelfia l’avevo visto pre ristrutturazione, vederlo per la prima volta adesso è un bel colpo d’occhio! Perchè ti fa rivivere un po’ quelle che sono le radici di questa grande e gloriosa società. Di questa storia unica, quasi tragica ma bellissima, passionale. Quindi…questo sentimento è sempre, sempre, forte».

Oggi ci saranno tantissimi tifosi per uno scopo nobile: riportare il Museo del Grande Torino qui nella sua casa al Fila…

«Sicuramente insomma, lo dicevo prima. Il Torino ha una storia magica, magnifica. Va utilizzata questa storia per far capire i valori che ha il Torino, da trasmettere ai ragazzi del Toro oggi. Come ho detto è una storia che ti entra davvero nel cuore. Io ho vissuto cinque anni qui e mi ha colpito la passione che ha la gente nei confronti del Toro, del suo vissuto. L’attaccamento che c’è qui è unico».

Proprio al Fila dalla Lazio è arrivato Marco Baroni, cosa dobbiamo aspettarci dal nuovo allenatore sulla panchina del Toro?

«Mah…Baroni secondo me è un allenatore che ha un ottimo vissuto, un allenatore che ha sempre fatto bene, mi piace. Una persona molto avanti, che ha fatto il suo percorso. E’ sicuramente un tecnico molto attento, maniacale nella cura del lavoro: e questo aiuta. Poi naturalmente bisognerà vedere la continuità che riuscirà a mantenere a Torino, che è fondamentale per riuscire a raggiungere gli obiettivi»

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Rolando Bianchi con Antonino Asta, due ex Torino

Tu seguirai il Toro immaginiamo? Da casa come allo stadio…

«Sì sì, seguo il Toro! Ho fatto anche alcuni commenti per il Torino. Quindi mi fa davvero piacere seguirlo. Perchè alla fine…è sempre una squadra nella quale ho giocato e alla quale rimango legatissimo».

Si ringrazia Rolando Bianchi per la disponibilità e la gentilezza mostrate in questa intervista.

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