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·4 giugno 2024
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Uomo simbolo del Manchester City di Guardiola, Rodri si appresta a guidare la Spagna all’Europeo. Dove troverà gli azzurri, in un girone che si annuncia molto equilibrato. Ecco le sue parole a La Gazzetta dello Sport.
É SEMPRE ITALIA-SPAGNA – «Sì. Nell’ultima edizione dell’Europeo siamo arrivati in semifinale perdendo ai rigori contro di voi che poi avete vinto il trofeo, nella Nations League di un anno fa ci siamo presi una piccola rivincita superandovi in semifinale e conquistando la Nations League».
COME VEDE GLI AZZURRI – «Bene. Negli ultimi anni siete andati avanti ad alti e bassi molto pronunciati, due Mondiali a casa e in mezzo la conquista dell’Europeo, ma resta una nazionale competitiva. È vero che avete cambiato allenatore, ma le caratteristiche restano quelle: solidità, e, ripeto, grande competitività. Una squadra le cui partite raramente sono ricche di gol e che va rispettata: io penso che l’Italia sia tra le candidate al titolo».
IL GIRONE – «Tostissimo. Anche con la Croazia abbiamo giocato all’Europeo e alla Nations, ed è un rivale complicato. E l’Albania va presa con le molle. Ripeto, sarà dura».
IL COLLETTIVO – «Sappiamo da tempo che se mai vinceremo qualcosa sarà grazie allo sforzo collettivo. È evidente. Ci sono altre nazionali che hanno grandi individualità e che usano le loro armi. Noi facciamo lo stesso con le nostre: il collettivo è sempre più forte che il singolo. Non abbiamo paura di nessuno, abbiamo affrontato grandi rivali e sappiamo quanto è difficile batterci. Nessuno vuole giocare contro di noi, e siamo in tendenza ascendente».