🧨 Rocchi a Conte: "Errori sì ma senza rispetto il clima si incendia", VAR a chiamata... | OneFootball

Polemiche, attacchi e risposte.

Continua il clima pesante in Serie A intorno agli arbitri e dopo lo sfogo di Antonio Conte nel post-partita di Inter-Napoli - causato dal rigore assegnato ai nerazzurri per il contatto Anguissa-Dumfries - arriva la risposta di Gianluca Rocchi.

"Il Var usato così non serve a nulla. Intervengono solo quando gli pare, quando conviene? Questo è un errore clamoroso che può incidere sulla partita. Se l’errore c’è, il Var interviene ma l’arbitro deve andare a vedere cosa succede. Altrimenti si creano dei retropensieri: il Var è bellissimo se usato onestamente, poi ci sono i retropensieri...", aveva detto il tecnico salentino domenica sera.

Il designatore Rocchi, al margine di un incontro organizzato ieri a Lissone, ne ha parlato ma senza citare direttamente Conte: "Di sicuro prima di tutto dobbiamo fare meno errori noi ma poi bisogna cercare di essere più riflessivi, perché serve sempre rispetto. Chiedo di essere più riflessivi ed essere più tolleranti possibile perché se non porti rispetto il clima s’incendia. Non posso mica fare una conferenza ogni volta: se poi uno incappa in un errore chiaro, lo diciamo noi la sera (a Dazn, ndr) che è un errore".

Già ad Open VAR a DAZN domenica sera, tramite Antonio Damato (responsabile del settore tecnico arbitrale), l'AIA aveva ribadito la sua posizione: "C’è un protocollo che va rispettato e che dice che il Var può intervenire solo in caso di chiaro ed evidente errore. Il fallo è leggero, sì, il rigore è sotto lo standard di quelli che vorremmo vedere concessi, ma non è un rigore inventato: l’arbitro era ben posizionato, ha visto una dinamica da calcio di rigore e l’ha assegnato".

Come riporta La Gazzetta dello Sport, potrebbe nascere una nuova proposta tesa ad allargare le possibilità di intervento del VAR, ovvero mantenere “viva” l’opportunità di intervento oltre il fischio dell’arbitro.

"Nel frattempo, sta andando avanti – ma non Italia, per ora viene sperimentata in ambito Under femminile – l’idea di “challenge” ovvero la chiamata del VAR (una o due a gara) da parte dell’allenatore. Tutti d’accordo? Forse no. Una sintesi di oggi", si legge su Gazzetta.it.

📸 Paolo Bruno - 2022 Getty Images