Calcio e Finanza
·18 dicembre 2023
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·18 dicembre 2023
Al termine di una lunga battaglia, non solo elettorale ma anche giudiziaria, che ha implicato una sospensione da parte di un magistrato del voto previsto in un primo momento per il 3 dicembre, e poi svoltosi ieri, l’ex calciatore e vicepresidente uscente del Boca Juniors, Juan Román Riquelme, ha conquistato la presidenza del club.
Riquelme sarà il numero uno del Boca Juniors per i prossimi quattro anni, dopo aver ottenuto il successo con un ampio margine sullo sfidante Andrés Ibarra, che presentava come candidato vicepresidente l’ex presidente della Repubblica, Mauricio Macri. Con lo spoglio ancora in corso, e un vantaggio per Riquelme di circa 30 punti, lo sfidante Ibarra ha ufficialmente ammesso davanti ai media la vittoria del suo avversario, considerando impossibile un ribaltamento del risultato.
Alle elezioni del club giallo-blu, il più popolare in Argentina insieme al River Plate, hanno partecipato 43.367 soci, superando il numero che lo stesso Boca aveva raggiunto nel 2019, quando votarono 38.363. L’ex fantasista, vicepresidente, ha ottenuto il 64% dei voti. Immediatamente, attraverso l’account ufficiale X la società si è rallegrata per l’esito elettorale ed ha inviato le sue «congratulazioni al presidente più votato nella storia del calcio argentino».
L’appuntamento aveva anche un risvolto politico, per l’alleanza che Macri, già presidente del Boca fra il 1995 e il 2008, ha stretto con il vincitore delle recenti elezioni presidenziali argentine, l’ultraliberale Javier Milei. Stamattina infatti il capo di Stato, che è socio della squadra del quartiere della Boca, si è recato a votare, fischiato però dai tifosi presenti al seggio.
Giorni fa, dopo l’annuncio della sospensione delle elezioni che erano previste per l’inizio di dicembre, Riquelme aveva denunciato il fatto che Ibarra e Macri intendessero convertire il Boca nel primo club privatizzato in Argentina.