Calcio e Finanza
·23 luglio 2025
Ricavi a quasi un miliardo e utili per 80 milioni nel 2024 per la Kiko

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·23 luglio 2025
È stato un 2024 di progressiva crescita per Kiko, brand di cosmetici leader in Italia fondato nel 1997 a Milano dalla famiglia Percassi. Nell’anno della conclusione dell’accordo che ha visto il fondo statunitense L Catterton acquisire il 70% dalla famiglia Percassi (rimasto con il 30% come azionista di minoranza con Antonio Percassi ancora presidente, così come per quanto riguarda l’Atalanta), la società ha sfiorato il miliardo di euro di ricavi, chiudendo nuovamente il bilancio in utile.
Al 31 dicembre 2024, come emerge da documenti che Calcio e Finanza ha consultato, il fatturato di Kiko a livello consolidato ha raggiunto la cifra di 937,7 milioni di euro, in netto aumento rispetto agli 859,5 milioni dell’anno precedente, con un utile che è passato da 34 a 79,1 milioni di euro.
In particolare, tra le principali voci di entrate del gruppo della cosmetica, a crescere sono state le vendite Retail, passando da 665,0 a 748,4 milioni di euro, ma tutte le voci sono risultate in crescita: le vendite franchising hanno raggiunto quota 70 milioni (52,5 milioni nel 2023), le vendite wholesale 43,0 milioni (39,3 milioni nel 2023) e infine le vendite e-commerce 38,5 milioni (32,9 milioni nel 2023).
All’aumento del fatturato ha fatto da contraltare una crescita dei costi, passati da 637,9 a 814,9 milioni, con una crescita in particolare per quanto riguarda i costi per servizi (da 190,5 a 268,6 milioni) e per il personale (da 178,6 a 229,6 milioni).
La differenza tra valore e costi della produzione è stata così pari a 106,5 milioni (51,9 milioni nel 2023), mentre il risultato ante-imposte è stato pari a 107,4 milioni (42,0 milioni) e il risultato netto positivo per 79,1 milioni (34,0 milioni nel 2023).
A livello finanziario, la posizione finanziaria netta al 31 dicembre 2024 è passata positiva per circa 90 milioni di euro rispetto al -122,6 milioni al 31 dicembre 2023, considerando il calo dei debiti verso le banche (da 249 a 15,9 milioni) sostituiti da debiti verso soci per finanziamenti per complessivi 220,5 milioni di euro utilizzati appunto per rimborsare un finanziamento della capogruppo, mentre la liquidità è passata da 127,2 a 105,2 milioni di euro. Infine il patrimonio netto è pari a 192,6 milioni, in crescita rispetto ai 118,1 milioni del 2023.