Lazionews24
·13 febbraio 2025
Reja è il doppio ex di Lazio-Napoli: «Sarà una partita imperdibile. Uomini chiave? Ecco chi saranno»
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·13 febbraio 2025
Intervenuto ai taccuini de La Gazzetta dello Sport, l’ex tecnico di Lazio e Napoli Edy Reja ha parlato così:
LAZIO E NAPOLI – «Poco meno d’un decennio della mia carriera l’ho vissuto con quei club ai quali mi legano sentimenti veri. A Napoli dalla C alla A e poi in Uefa; alla Lazio, arrivando in Europa League».
PRESIDENTI – «Caratteriali, decisi e visionari. Hanno creato società straordinarie, protagoniste, capaci di vincere, di essere riferimento progettuale. Hanno ereditato situazioni a dir poco complicate, hanno ricostruito e vedete cosa hanno fatto e dove sono».
PARTITA IMPERDIBILE – «Lo è per chi ama il calcio, una di quelle sfide a cui non puoi rinunciare. Ci sono anime distinte ma vere, organizzazioni tattiche, talenti, ambizioni».
BARONI – «Dissi proprio alla Gazzetta, quando venne ingaggiato, che gli era dovuto, per quello che aveva realizzato al Lecce e al Verona, per la sua carriera. L’ho conosciuto, persona meravigliosa, tecnico pieno di contenuti, come dimostra l’andamento della squadra. Li ho visti contro il Monza, corrono, divertono e si divertono».
ANCORA SULLA PARTITA – «È una sfida alla pari, non ci sono favoriti, 50% di possibilità per ognuno, poi dipende da come si mette: Conte ha perso tanto senza quei due lì ma resta l’unica che può togliere lo scudetto all’Inter; Baroni ha uomini in fiducia. Uno ha fisicità ed esperienza che abbondano, l’altro forse maggior tecnica».
LE DUE VITTORIE DELLA LAZIO – «Un pochino un segno l’hanno lasciato. E comunque sottolineano che il Napoli, cioè la capolista, è andato in difficoltà sia in casa propria che fuori».
UOMINI CHIAVE – «McTominay mi piace un sacco, forse perché – e lo dico in assoluta modestia – mi ricorda il calciatore che sono stato per intensità e generosità. Poi ci aggiungo Anguissa che ha ritmi incontrollabili, va dentro al campo, lo spacca in due. E per la Lazio, non ci sono parole per Nuno Tavares, una forza della natura, ti travolge, ti crea la superiorità, mette gli attaccanti in condizione di segnare, fa la differenza. Però anche Castellanos è un portento, l’assist per Pedro, nel successo contro il Monza, appartiene solo a chi ha un senso del calcio verticale».
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